TELECOM ITALIA - Dagospia: OPA ostile di KKR e cessione della rete al governo

Diverse indicazioni dalla stampa
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FATTO
In una intervista a Il Sole24Ore di sabato, il CEO Labriola conferma che il nuovo piano sarà presentato prima dei risultati 1H22 e si focalizzerà su 4 BU (EnterpriseCo, ConsumerCo, NetCo e TIM Brasil) con notevoli vantaggi regolatori dalla separazione della rete ma anche significative sinergie dalla condivisione tra TIM e OF dei capex destinati alla fibra (circa 1-1.2bn/anno), per portare 1GB/s di connettività a tutte le famiglie nel medio termine (attualmente il 97% delle famiglie ha una connessione di almeno 30MB/s).

Secondo Affari & Finanza de La Repubblica il break up di TIM tra NetCo e ServiceCo con scissione proporzionale potrebbe richiedere 2-3 anni e dover fronteggiare alcune issue, tra cui la posizione di KKR come azionista di FiberCop (KKR ha una put option nel caso in cui la fusione con Open Fiber non dovesse risultare vantaggiosa),  quella di CDP (che potrebbe puntare a scambiare la quota del 10% nella ServiceCo con una maggiore partecipazione nella NetCo), il nodo delle valutazioni (quota in OF venduta da Enel a 45x l’EBITDA) e infine i rischi antitrust UE legati alla ricostituzione di un monopolio statale rispetto all’attuale duopolio. Il giornale non esclude l’imposizione di rimedi, soprattutto nelle aree nere, che potrebbero però ridurre le sinergie.

Il sito di gossip Dagospia riferisce indiscrezioni non confermate secondo cui KKR sarebbe ancora determinata a lanciare un’OPA su TIM, in questo caso ostile, raggiungendo un accordo con il governo per la cessione della rete.  

TIM ha nominato Eugenio Santagata a capo della funzione Chief Public Affairs & Security Office e a diretto riporto del CEO Labriola. Santagata manterrà l’incarico anche di CEO di Telsy.

EFFETTO
Le indicazioni di Labriola nell’intervista confermano la strategia di turnaround e di valorizzazione degli asset già annunciata ad inizio marzo. Non escludiamo che KKR, dopo aver rinunciare all’offerta vincolante sull’intera TIM, possa focalizzarsi sui singoli asset trovando un accordo più vantaggioso con CDP su NetCo.

Il coinvolgimento dei fondi infrastrutturali a fianco di CDP e TIM dovrebbe garantire maggiore trasparenza sui criteri seguiti per le valutazioni degli asset sottostanti e più elevate garanzie sui ritorni legati all’intera operazione, e allo stesso tempo consentire a CDP di contenere l’impegno finanziario necessario per arrivare a detenere una quota di controllo nella futura rete unica.

Appeal speculativo confermato dalla crescente visibilità sul percorso di realizzazione della rete unica, che sarà formalizzato MOU entro fine aprile, che a nostro avviso consentirà a TIM e OF di blindare le sinergie sul rollout condiviso (nostra stima circa Eu3.5bn) senza dover necessariamente aspettare il completamento del break-up di TIM e l’integrazione tra NetCo e OF.

Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,49 euro.  

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