TELECOM ITALIA - Commento all'ultimo newsflow
FATTO
Secondo MF, il taglio dell’IVA per il settore telefonico (da 22% a 10%), applicato al solo mercato residenziale (fisso+mobile, escluse utenze business), potrebbe portare un beneficio complessivo per il mercato è di circa Eu1.4bn (12% della size complessiva del mercato residenziale fisso di circa Eu13bn) e un beneficio di Eu300-400mn sull’EBITDA di TIM.
Il beneficio dipenderà dalle decisioni commerciali degli operatori che avrebbero due opzioni: a) lasciare invariato il prezzo al netto dell’IVA, che comporterebbe minori tariffe finali pagate dai consumatori, maggiore propensione alla spesa ma nessun beneficio diretto per gli operatori; b) mantenere invariato il prezzo inclusivo di IVA: in questo caso la riduzione dell’aliquota sarebbe interamente a vantaggio delle imprese, che vedrebbero un maggior margine, in assenza di un significativo decremento della domanda. Questa seconda opzione è quella a cui con tutta probabilità mirano gli incentivi del governo.
Secondo il Messaggero, in vista del tavolo tecnico di domani con il governo, oggi il CdA di CDP dovrebbe decidere se portare l’acquisizione di NetCo al tavolo del nuovo governo, procedendo sulla strada del vecchio MoU, tramite un’offerta non vincolante presentata da un consorzio formato da CDP e fondi.
Nei giorni scorsi CDP avrebbe sondato Macquarie e KKR per concordare una linea comune di offerta in un consorzio con quote da 1/3 ciascuno, con KKR che punterebbe tuttavia ad una quota maggiore. Vivendi punterebbe ad una valorizzazione di NetCo di Eu24bn, anche se il suo advisor Rothschild presente al tavolo potrebbe rilanciare un progetto di scissione proporzionale asimmetrica di TIM
La Stampa riporta che la Corte di Cassazione si è pronunciata a favore di Vivendi, confermando la Sentenza del Consiglio di Stato contro la decisione Consob del 2017 sul controllo “de facto” su TIM quando Vivendi con una quota del 23.75% ottenne in EGM la maggioranza del CdA, eleggendo 10 consiglieri (su 15), di cui 5 indipendenti.
EFFETTO
Pur non avendo un beneficio diretto per gli operatori, la proposta di riduzione dell’IVA per i servizi telefonici ci sembra molto ragionevole (oggi l'IVA per gas e luce è al 5% e al 10% mentre i servizi telefonici sono trattati come un servizio di lusso con l'IVA al 22%) perché dovrebbe stimolare la propensione alla spesa da parte dei consumatori, allo stesso tempo questa misura potrebbe rivelarsi funzionale a compensare o calmierare eventuali aumenti sulle tariffe retail da parte degli operatori telefonici.
Nello specifico, la quantificazione del beneficio di circa Eu300-400mn ci sembra realistica per TIM assumendo prezzi invariati comprensivi di IVA e una quota di mercato consumer di circa il 30% per TIM (circa 40% sul fisso, 26% sul mobile), e peserebbe circa l’8-10% sull’EBITDA domestico (nostra stima di Eu3.7bn nel FY22) a vantaggio in particolare del ServiceCo (nostra stima di EBITDA di Eu660mn) che in questo modo potrebbe assorbire una maggiore leva finanziaria e accelerare anche il suo piano di riposizionamento strategico.
Le altre misure (voucher e i contratti di sviluppo, potenziale aumento tariffe wholesale, inserimento degli operatori telefonici nel novero delle aziende piu energivore) allo studio del governo avrebbero invece un impatto positivo sulla valutazione di NetCo contribuendo a colmare il gap valutativo tra le attese di Vivendi (EV di almeno Eu24bn per NetCo, in base alle recenti indicazioni del Messaggero di oggi) e quelle di CDP (offerta indicata a quasi Eu20bn), che rappresenta oggi il principale scoglio per l’acquisizione diretta di NetCo da parte di CDP e fondi.
Quanto alla sentenza della corte di Cassazione, il pronunciamento lascerebbe libera Vivendi - qualora puntasse a convocare un EGM per revocare l’attuale BoD- di ottenere la maggioranza del CdA di TIM e di non consolidare il debito di TIM, offrendo ai francesi un’ulteriore arma negoziale nelle trattative sulla rete (ricordiamo che Vivendi esercita con il suo 23.75% una minoranza di blocco in EGM).
Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,43 euro.
www.websim.it