TELECOM ITALIA - Cloud PA: selezionato il progetto PSN, gara prevista nelle prossime settimane

FATTO
La proposta del raggruppamento di imprese TIM, CDP, Leonardo e Sogei è stata selezionata dal Ministero Innovazione e Transizione Digitale in quanto rispecchia pienamente e in misura del tutto soddisfacente i requisiti espressi nella policy Cloud Italia presentata il 7 settembre. La proposta soddisfa in particolare i requisiti di completezza dei servizi cloud e di sicurezza dei dati “strategici” e “critici” della PA integrandosi con servizi di assistenza alla migrazione delle PA e di formazione del personale della PA. L’offerta fornirà al ministero il modello tecnico sulla base del quale scrivere il bando, consentendo ai concorrenti di presentare offerte alternative tramite un right-to-match. Il MITD prevede che il bando possa essere pubblicato nelle prime settimane del 2022, per poter permettere l’avvio dei lavori entro la seconda metà dell’anno.
Dal documento del MITD emerge anche che:
• la proposta presentata da Fastweb ed Engineering è risultata adeguata sotto il profilo economico, finanziario, giuridico e di governance ma incompleta e non innovativa sotto il profilo tecnologico
• la presentata da Almaviva e Aruba è stata giudicata sia incompleta e non innovativa sotto il profilo tecnologico sia inadeguata sotto il profilo economico e finanziario.
EFFETTO
Il consorzio “ATI” formato da CDP (25%), TIM (45%), Leonardo (25%) e Sogei (10%) ci è sembrato sin dall’inizio quello meglio posizionato per il PSN, considerando le significative competenze maturate negli anni da TIM (infrastrutture e servizi Cloud), Leonardo (servizi di security) e da SOGEI (cultura cloud e training) oltre al vantaggio, riconosciuto anche dal MITD, di una possibilità di attuazione estremamente rapida. Il controllo pubblico del PSN sarà assicurato da un contratto di concessione a favore della cordata assegnataria del bando di gara. A partire dalla fine del 2022, il PSN dovrà favorire la migrazione al cloud di oltre il 75% dei dati dalle PA entro fine 2025. Secondo lo schema proposto dalla cordata, la NewCo del consorzio acquisterà servizi e infrastrutture dai 3 partner industriali, rivendendoli alla PA.
Le guidance 2022-23 e le nostre stime su TIM non incorporano ancora i benefici economici diretti e indiretti da questa iniziativa per implementare i finanziamenti pubblici stanziati di circa 1.9 mld, di cui 1.0 mld per la migrazione al cloud nazionale della PA e circa 0.9 mld per la costruzione dell’infrastruttura cloud. Alcune settimane fa la stampa (Il Fatto Quotidiano) citava per il consorzio TIM-CDP-LDO la possibilità di entrare in una concessione con ricavi complessivi di 4.6 mld cumulati in 13 anni (ovvero 354 mln annui) e una profittabilità di circa 24-26% (85-90 mln annui), che pro quota implicherebbe per TIM un EBITDA addizionale di circa 40 mln/anno, circa l'1% dell’EBITDA- AL domestico, con un beneficio post tax di oltre il 3% sull’EPS di Gruppo dal 2022 in poi. Ad una prima lettura i numeri citati dal giornale ci sembravano sottostimati e suscettibili di revisione al rialzo.
Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,55 euro.
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