TEMI CALDI

TELECOM ITALIA - Attesa per metà settembre offerta non binding per NetCo

La notizia dimostra la volontà di non mollare la presa su TIM
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FATTO
Secondo diversi articoli di stampa, CDP e partner potrebbero presentare un’offerta per la NetCo di TIM per metà settembre. Il consensus politico (specie tra i partiti in pole nei sondaggi elettorali, in primis FdI) su un progetto alternativo di OPA sul 100% di TIM con contestuale cessione degli asset retail sembra esser venuto meno a fronte del rischio del consolidamento del debito di TIM da parte di CDP nel debito pubblico nazionale.

Le valutazioni per NetCo (100% EV) riportate dai giornali si collocano nella parte bassa dei range (Eu20-31bn) e ben al di sotto del prezzo chiesto da Vivendi (Eu31bn): La Stampa di domenica cita un range di Eu18-25bn, rispetto ai Eu24-26bn indicati da altri giornali nel weekend.

Il Corriere della Sera di oggi cita un Equity per la NetCo in area Eu10bn, a cui sommare il debito (circa Eu11bn indicato da altri giornali): secondo il giornale, CDP non sarebbe disposta a sottoscrivere un aumento di capitale per finanziare la rete unica, mentre Vivendi potrebbe trovare qualche difficoltà a fermare un'operazione che anche il centrodestra considera strategica. Al Forum Ambrosetti di Cernobbio, il Ministro dell'Innovazione Tecnologica e della Transizione Digitale, Vittorio Colao ha ribadito ieri l’interesse del governo a un'infrastruttura nazionale di grande performance e qualità' e che si preservi la concorrenza.

EFFETTO
Le valutazioni per NetCo citate dalla stampa si collocano nella parte bassa dei range valutativi di mercato e confermano l’ampio divario con il prezzo chiesto da Vivendi (superiore a Eu30bn). Anche alla luce del contesto di incertezza politica in cui l’offerta viene presentata e della necessità per CDP di contenere l’impegno finanziario per l’operazione, non ci sorprenderebbe un’offerta non vincolante in linea con questi livelli, come un atto di coerenza verso tutte le parti che hanno sottoscritto l’MOU (OF, CDP, KKR, Macquarie, TIM),  ma che necessariamente dovrà confrontarsi con la posizione negoziale di VIV (in grado con il suo 24% in TIM di esercitare una minoranza di blocco nell’EGM chiamata ad approvare l’operazione).

Arriviamo per la NetCo ad un EV in un intorno di circa Eu20bn (multiplo di circa 9x) assumendo una valutazione standalone di Eu16.7bn per la NetCo (rete primaria 7bn, FiberCop 8.1bn e Sparkle 1.5bn) e includendo un 50-60% delle sinergie (stimabili nella parte alta del range Eu4.5-5bn). Non escludiamo la possibilità di un punto di convergenza con Vivendi a Eu24-25bn, considerando i multipli prospettici pagati da CDP e Macquarie per OF (circa 11x considerando il multiplo al 2025 scontato ad oggi).

A queste valutazioni, l’incasso dalla cessione di NetCo (al netto della quota riconosciuta a KKR, assumiamo Eu3-4bn, superiore ai Eu1.8bn investiti in FiberCop) consentirebbe di ridurre significativamente il debito netto a fine 2022 (nostra stima Eu20.7bn) e di lasciare elevata flessibilità finanziaria alla ServCo per intraprendere un nuovo percorso di riposizionamento commerciale.

Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,43 euro.  

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