TEMI CALDI

TELECOM ITALIA: ANALISI FONDAMENTALE

Limiamo il target a 0,43 euro
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FATTO
Spunti dal Capital Markets Day

Il nuovo business plan conferma l’ambizione del management di procedere alla separazione della rete tramite il superamento dell’integrazione verticale che garantirà chiari vantaggi regolatori a TIM e con la possibilità di valorizzare gli asset di NetCo e di EnterpriseCo (per quest’ultima cessione quota di minoranza) garantendo flessibilità finanziaria al Gruppo (inferiore a 5 miliardi il debito netto al primo trimestre 2022 su base pro forma post M&A) per accelerare la strategia di sviluppo e/o riconoscere una remunerazione straordinaria agli azionisti. 

Come prevedibile, non è stato fornito alcun range valutativo su NetCo. La combinazione con OF rimane la priorità o l’opzione privilegiata, ma solo se i termini della transazione saranno attraenti per tutti gli azionisti e gli obbligazionisti. Prima di impegnarsi con qualsiasi operazione, TIM intende avvalersi di un assessment completo da parte delle agenzie di rating. 

La durata piano di delayering è di 15-18 mesi, considerando la natura straordinaria e la complessità della transazione. 

Target in linea alle attese

I target divisionali sono stati declinati solo al 2025 e al 2030, pertanto non sono confrontabili direttamente con l’attuale consensus. 

Gli obiettivi al 2025 sono in linea con le nostre assunzioni sull’anno, in particolare quelli su Netco (fatturato 5,2 miliardi, EBITDAaL 2,2 miliardi in linea, ma con Capex più alti a 2,2 miliardi, rispetto alla  nostra stima di 1,5 miliardi) e EnterpriseCo (fatturato a 3,5 miliardi, EBITDAaL a circa 1 miliardo, Capex a circa 0,5 miliardi). 

Il target della  ConsumerCo (fatturato 6,4 miliardi, EBITDAaL 1,3 miliardi) sono superiori di circa 0,3 miliardi rispetto alle nostre attese.

EFFETTO
Le nuove stime

A valle del Capital Markets Day, incorporiamo nelle stime:

- gli oneri straordinari di rightsizing (250 milioni l'anno per i prossimi 9 anni) associati alle 9mila uscite  volontarie annunciate ieri, che saranno più che compensati da benefici sul costo su un orizzonte di più lungo periodo;
- maggiori capex domestici nel 2024, coerenti con il capex peak della NetCo (circa il 42% del fatturato) previsto tra il 2023 e il 2025.

Confermiamo il rating MOLTO INTERESSANTE su Telecom Italia target price 0,43 euro

Limiamo il target price ordinario a 0,43 euro (da 0,45 euro) e quello sui titoli di risparmio a 0,48 euro (da 0,50 euro). 

Ulteriore upside per circa 0,20 euro ad azione potrebbe essere cristallizzato da un re-rating della ConsumerCo ad un multiplo fair di EV/EBITDA di 6 volte, in linea con gli attuali multipli di settore

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