TELECOM ITALIA - Al lavoro su un memorandum d’intesa con Open Fiber
FATTO
La Stampa e il Corriere della Sera citano il rischio di una significativa svalutazione degli attivi con i risultati 2021, anche alla luce dei benefici fiscali da 5,9 miliardi contabilizzati un anno fa.
La Stampa aggiunge che il CEO di TIM è al lavoro con gli advisor per un memorandum d’intesa con Open Fiber per il coinvestimento/utilizzo delle infrastrutture, ma è improbabile che verrà firmato mercoledì quando saranno annunciati anche i risultati.
Alcuni consiglieri avrebbero espresso dubbi sull’opportunità di anticipare il progetto di rete unica, perché potrebbe incontrare il veto di Bruxelles, contraria all'operazione almeno fino a quando in TIM non sarà avvenuta la separazione della rete dai servizi.
Nessuna novità sul fronte KKR. Secondo il Corriere della Sera, il nuovo piano avrà per oggetto il recupero dei ricavi, con obiettivi non eccessivamente aggressivi, ma non dovrebbe presentare novità sullo scorporo tra NetCo e ServiceCo.
EFFETTO
Dalle stampa non sembrano emergere significativi progressi sul piano di break up di TIM, che nelle ultime settimane ha sostenuto l’appeal speculativo sul Gruppo.
Riteniamo che il memorandum d’intesa con Open Fiber rappresenti un’importante milestone per il Gruppo, perché contrasta la riduzione di valore legata all’overbuild degli investimenti tra TIM e OF, e riduce le pressioni sull’urgenza di un intervento di break-up della rete, che potrebbe richiedere tempi lunghi.
Quanto al rischio di impairment, La Repubblica aveva già menzionato una possibile svalutazione da 4,8 miliardi.
Ricordiamo che TIM SpA ha riserve disponibili per circa 4 miliardi per il pagamento del dividendo, mentre l’eventuale svalutazione del beneficio fiscale contabilizzato lo scorso anno non riguarderebbe la quota di riserve disponibili di TIM SpA (il beneficio è stato infatti contabilizzato in riserve in sospensione di imposta non distribuibili).
Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,60 euro.
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