TELECOM ITALIA - Agcom avvia market test su offerta di co-investimento FiberCop
FATTO
AGcom ha avviato un market test, della durata di 30 giorni, sul meccanismo di indicizzazione dei prezzi introdotto da TIM nell'ambito dell'offerta di coinvestimento FiberCop.
La proposta di TIM, presentata a maggio 2022, sarà sottoposta a consultazione pubblica, e prevede l'introduzione di un meccanismo a scaglioni per definire il tasso di inflazione annuale da applicare ai prezzi dell'offerta di coinvestimento a partire dall'anno 2023 (sia quelli di adesione, sia quelli annui di utilizzo dei servizi di accesso).
Il meccanismo comporta l'applicazione del valore minimo del tasso di inflazione previsto per ogni singolo scaglione. In ogni caso, non si prevede alcun adeguamento del prezzo nell'ipotesi in cui il tasso di inflazione registrato risulti inferiore al 2%. L'offerta estende inoltre l'applicazione delle condizioni economiche previste per il 2021 ai co-investitori che aderiranno fino ad aprile 2023.
Al termine del market test, tenendo conto delle osservazioni del mercato, AgCom effettuerà le proprie valutazioni di merito, che potrebbero portare a nuova fase di consultazione europea, secondo quanto previsto dal Codice delle comunicazioni elettroniche.
Oggi è in agenda oggi il CdA di TIM per valutare l’eventuale estensione e l’esclusività dell’MOU con OF/CDP legato alle trattative per la cessione di NetCo.
Secondo il Sole24Ore, il CdA TIM del prossimo 9 novembre dovrebbe decidere la cooptazione di Massimo Sari (presidente di FiberCop) al posto di Luca De Meo, che si è dimesso a settembre. Lo stesso Sarmi potrebbe subentrare a Rossi nel ruolo di presidente di TIM, godendo sia della fiducia di Vivendi (cha ha più volte chiesto la destituzione di Rossi) che quella delle istituzioni italiane.
EFFETTO
Dall’approvazione della nuova proposta di co-investimento vediamo un duplice beneficio per TIM. Da un lato, TIM rafforza il suo potere negoziale con CDP/OF nelle trattative su NetCo, dal momento che il coinvestimento di FiberCop rappresenta un’alternativa commerciale per gli operatori italiani e una chiara minaccia per Open Fiber.
Dall’altro, TIM potrà beneficiare di un importante upside dalla maggiorazione dei prezzi proposta da AgCom. Il maggior fatturato wholesale per TIM, tramite FiberCop, è di almeno 90 milioni di euro l’anno (non ancora riflessi nelle nostre stime) senza tener conto di eventuali incrementi nel numero di linee. Questo upside dovrebbe interamente tradursi in EBITDA addizionale per la NetCo, che passerebbe da 2,2 a 2,3 miliardi annui.
A parità di multiplo (circa 9 volte il multiplo EV/EBITDAaL), stimiamo in via preliminare un miglioramento del 5% (circa 1 miliardo) nella valutazione di NetCo, con l’EV che salirebbe da 20 a 21 miliardi.
Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,43 euro.
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