TEMI CALDI

TELECOM ITALIA - Adrian Calaza nuovo CFO di Gruppo

l'appeal speculativo resta elevato
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FATTO
Il CdA di ieri ha confermato la nomina di Adrian Calaza a CFO a partire dal 1 marzo, subentrando a Giovanni Ronca dopo la chiusura del bilancio FY21 e aggiornato. Il CEO Labriola ha aggiornato il Consiglio sulle direttrici del piano industriale declinato per segmenti: Grandi clienti (PA e grandi imprese, driver digitalizzazione Paese anche grazie a PNRR), Consumer (PMI, famiglie e persone), Infrastrutture di rete e Brasile (area ad alta crescita grazie a sinergie da Oi e lancio 5G, ma anche a partnership dedicate come banking e entertaining). Analizzate diverse opzioni strategiche, anche attraverso soluzioni che comportino il superamento dell’integrazione verticale.

Diverse indiscrezioni dai giornali di oggi:
• Non discussa ieri in CdA l’offerta di KKR, dal momento che Vivendi non intenderebbe vendere la sua quota mentre CDP, avendo in carico la partecipazione del 10% circa a un prezzo superiore, intorno a €0.70 ad azione, non avrebbe convenienza a riportare una minusvalenza secca. (Il Sole24Ore)
• Procedono le negoziazioni con Open Fiber per un accordo commerciale nelle aree bianche, che potrebbe concretizzarsi in un contratto IRU di 15 anni per l’utilizzo da parte di OF delle infrastrutture TIM in queste aree. (La Stampa)
• TIM potrebbe annunciare una svalutazione dell’avviamento da Eu4.8bn, che porterebbe ad una contestuale riduzione del patrimonio netto da Eu26bn (€1.23/azione) a circa Eu21bn (€1/azione). (La Repubblica)
• Dal nuovo piano industriale possibile un taglio di 8mila posti di lavoro, circa il 20% del totale in Italia (La Repubblica)

EFFETTO
Nessuna novità sostanziale dal CdA di ieri che ha confermato la nomina del nuovo CFO, come riportato dalla stampa nei giorni scorsi. Con riferimento all’impairment (non cash-item), nelle nostre stime sul FY21, dopo i tre recenti profit warning, ipotizziamo già, a fronte di un utile netto di Eu66mn, il mancato pagamento del dividendo ordinario (mancato esborso per Eu150mn, considerando il floor di Eu0.01/azione) e la conferma soltanto del dividendo minimo sulle azioni di risparmio (Eu166mn, Eu0.0275/azione), a tale riguardo ricordiamo che a fine 2020 il Gruppo aveva riserve distribuibili per circa Eu4.3bn. Positive invece sull’accordo commerciale che dovrebbe consentire a TIM e OF di realizzare più speditamente il rollout condiviso (cancellazione overbuild sugli investimenti) e blindare le sinergie (stimiamo circa Eu0.16/azione, di cui circa Eu0.10/azione pro quota TIM) senza dover necessariamente aspettare il completamento della rete unica, che potrebbe richiedere un lungo iter autorizzativo.

Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,60 euro.  

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