TEMI CALDI

TELECOM ITALIA +1,2% KKR potrebbe aumentare l'offerta a 0,65-0,70 euro

tutto ancora in sospeso
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FATTO
Ancora intenso il newsflow sul gruppo in vista del CdA di venerdì: 

• KKR potrebbe rinunciare alla due diligence confirmatoria e lanciare un’offerta vincolante aumentando il prezzo a 0.65/0.70 euro rispetto a 0.505 euro iniziali, obiettivo considerato come raggiungibile per il successo dell’OPA. L’OPA a quel punto verrebbe percepita come meno amichevole e VIV o altri fondi potrebbero decidere di contrastarla con controfferte. (Libero); 
• Il cda venerdì potrebbe rigettare la richiesta di una due diligence di quattro settimane avanzata da KKR al fine di formalizzare la sua proposta di Opa, dal suo canto il fondo Usa sarebbe determinato ad andare avanti con un’offerta vincolante lasciando il mercato decidere tra il suo piano e quello alternativo di VIV. (La Stampa);
• Il CdA dovrebbe annunciare un terzo profit warning in 6 mesi (ormai largamente scontato). Qualora Gubitosi non fosse disposto ad uscire dal CdA, Luca de Meo potrebbe dimettersi dalla carica di consigliere per consentire al CdA di cooptare Labriola che verrebbe nominato CEO di Gruppo (La Stampa).

EFFETTO
L’eventualità che KKR formalizzi l’offerta vincolante senza passare da una due diligence confirmatoria e di un bump di un altro 30-40% nel prezzo d’offerta a 0.65/0.70 euro dovrebbe ridurre le incertezze dell’attesa e accrescere le probabilità di successo dell’OPA. Come tempistiche non escludiamo che la formalizzazione dell’offerta vincolante possa avvenire prima del CdA di venerdì, considerando le chance elevate che l’attuale offerta non vincolante possa essere rigettata dal CdA.

La nuova offerta, che verrebbe forse percepita come “meno friendly” da VIV, avrebbe a nostro avviso buone chance di ricevere un ampio gradimento da parte degli azionisti di minoranza di TIM, a fronte della possibilità di incassare sin da subito e senza rischi il premio di controllo su TIM; rispetto ad uno scenario alternativo di valorizzazione degli asset, coordinato da VIV, che a nostro avviso, alle giuste condizioni potrebbe rivelarsi altrettanto positivo per il titolo, ma nasconderebbe molteplici rischi di execution e benefici distribuiti su orizzonte di più ampio respiro, pensiamo in particolare allo  scorporo della rete e alla realizzazione della rete unica con Open Fiber.

Le maggiori criticità per l’offerta attuale di KKR sono legate al prezzo (0.505 euro indistinto per ordinarie e risparmio) troppo basso per VIV (che ha in carico la partecipazione in TIM a 0.83 euro/azione e acquistata mediamente a 1.07 euro) o per CDP (prezzo medio di acquisto di circa 0.60-0.70 euro/azione) ma anche alla soglia di accettazione minima del 51% (per ciascuna categoria di azioni) che potrebbe non essere superata in caso di opposizione da parte di VIV ma anche di basso gradimento da parte degli azionisti di risparmio.

Non è chiara, infine, la posizione che il governo Draghi assumerà sulla nuova offerta, ma riteniamo che a fronte di rassicurazioni sulla futura governance della rete e degli asset strategici e di conferme sugli attuali livelli occupazionali e di investimenti, il governo potrebbe rinunciare a porre veti sull’operazione.  

Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,55 euro.  

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