TELECOM ITALIA +0,5% Gubitosi disposto a passo indietro / Ipotesi offerta congiunta KKR-CVC. L'Analisi tecnica di Websim
FATTO
Telecom Italia è l'unica blue chip in rialzo insieme a Diasorin. Intenso il newsflow in vista del cda odierno:
• L'AD di TIM Luigi Gubitosi ha scritto una lettera al Board per dire di essere disponibile a fare un passo indietro per favorire una più serena e rapida valutazione della non binding offer di KKR da parte del CdA. Gubitosi ha smentito le voci di una sua presunta vicinanza a KKR e ha puntualizzato come nel CdA del 21 novembre alcuni consiglieri non fossero propensi ad inserire nel comunicato stampa il prezzo d’OPA o precisare le condizioni poste da KKR o addirittura ad emettere un comunicato, così come ha segnalato che la trattazione della discussione sull’offerta di KKR è stata posta all’ultimo punto dell’OdG di oggi. Secondo il Sole24Ore e altri giornali, la maggioranza dei consiglieri TIM è favorevole all’uscita di Gubitosi e a conferire le deleghe ad interim al presidente Rossi. Il candidato più accreditato alla successione risulta l’attuale CEO di TIM Brasil Pietro Labriola, ma anche l’ex CEO di CDP Palermo.
• Secondo il Messaggero, dal Comitato Rischi e dal Collegio Sindacale di ieri sarebbe emerso un nuovo scostamento di 250-300 mln nei ricavi relativi al contratto Dazn facendo balenare l'ipotesi di un terzo profit warning.
• I private equity KKR e CVC Capital Partners stanno valutando di mettersi assieme per un'offerta su TIM, secondo quanto riporta Bloomberg.
• Il Sole24Ore riferisce che il governo ha smentito l’ipotesi di un coinvolgimento di Poste nell’acquisizione della ServiceCo di TIM, come riportato ieri della stampa.
• L'AD di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Dario Scannapieco, ha confermato che il gruppo intende restare azionista stabile in asset infrastrutturali, senza però commentare sui piani riguardanti TIM. Secondo il Sole24Ore, il CEO di CDP punterebbe a nominare un nuovo presidente in Open Fiber, al posto di Bassanini.
COMMENTO
Leggiamo positivamente l’eventuale allargamento della cordata di KKR a CVC se questo può garantire una maggior firepower finanziario e portare ad un miglioramento delle condizioni dell’offerta da parte di KKR, ottenendo un maggior gradimento da parte di Vivendi (che ha in carico la partecipazione a 0.83 euro) e assicurando di fatto il successo dell’operazione.
Sul fronte opposto, l’eventualità di un terzo profit warning per riflettere i nuovi scostamenti sui ricavi potrebbe indurre una maggiore cautela da parte degli offerenti in fase di due diligence confirmatoria nella valutazione degli asset.
L’uscita di scena del CEO Gubitosi a tre anni dal suo insediamento e a pochi mesi dalla sua ri-conferma rappresenta un elemento dirompente nell’equity story, ma riteniamo che l’ipotesi di un avvicendamento con un manager di lungo corso come Labriola offra garanzia di stabilità per il Gruppo e possa favorire una maggiore distensione dei rapporti tra i soci che potranno valutare più serenamente l’offerta di KKR.
EFFETTO
Graficamente, le notizie dello scorso week end hanno provocato uno sconvolgimento del quadro di breve, portando le quotazioni oltre i precedenti massimi dell'anno. Nell'arco di una settimana è passato di mano oltre il 30% del capitale ordinario, segno che l'interesse sul titolo è destinato a restare altissimo anche nei prossimi giorni.
Operatività. La chiusura di mercoledì sopra 0,48 euro ha fatto anche scattare nuovi incrementi degli acquisti. Sfruttare eventuali pull back fino a 0,47 euro per acquistare sulla debolezza. Primo target 0,55 euro.
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