TELECOM ITALIA -5% Conti deludenti, ma prezzo sottovalutato

Conti deludenti ma quotazione molto sottovalutata
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FATTO
Ieri sera a mercato chiuso TIM ha pubblicato i risultati dei primi nove mesi e del terzo trimestre 2021.

Nei primi nove mesi:

Ricavi a 11,4 mld (-0,4% YoY organico),
EBITDA organico: 4,9 mld (-4,4% YoY),
Indebitamento Finanziario Netto a 22,164 miliardi, Debito After Lease: 17,6 mld (- 3,1 mld YoY), 
Risultato netto 0,3 miliardi,

Accelera la realizzazione del piano ‘Beyond  Connectivity’, che sta trasformando TIM nell’operatore di riferimento per  la trasformazione digitale del Paese: TIM si candida, insieme a CDP, Leonardo e Sogei, alla gestione del Polo  Strategico  Nazionale,  l’infrastruttura  per  servizi  cloud  della Pubblica Amministrazione

Accelera Fibercop che nei primi nove mesi ha incrementato la copertura FTTH  del 22%  e  portato  la  banda  ultralarga  a  quasi  il 94%  delle  linee fisse

Nel CdA si è discusso, in vista della preparazione del nuovo Piano Strategico,  di  possibili iniziative  di  riorganizzazione  del  Gruppo che mirino a valorizzare gli  asset e business aziendali.        

Nel terzo trimestre

Ricavi a 3,8 miliardi di euro (-2,1% YoY), ricavi da servizi pari  a  3,5  miliardi  di  euro,  con  un  trend  rispetto  all’anno  precedente (-1,4%)  in miglioramento rispetto al trimestre precedente (-1,7% YoY).  

Continua la crescita dei ricavi legati ai servizi innovativi “beyond connectivity”, con il cloud che segna un  incremento  record  (+25% YoY  nel  trimestre)  e  il  totale  dei  ricavi  ICT in  crescita  del  13,3% nonostante lo slittamento di alcuni progetti al quarto trimestre.

Nel  Wholesale  (internazionale  e  domestico) i  ricavi  da  servizi  di  telefonia  fissa nel  terzo  trimestre 2021 sono cresciuti del 1,4% YoY.  

In Brasile crescono i ricavi da servizi (+4,2% YoY), beneficiando della strategia focalizzata sul valore che ha comportato un importante incremento del ricavo medio per utente (ARPU).

L’EBITDA  organico di  Gruppo  nel  trimestre  si  è  attestato  a  1,7  miliardi  di  euro  (-5,9%  YoY), quello della Business Unit Domestic a 1,3 miliardi di euro (-8,3% YoY) e quello di TIM Brasil a 0,3 miliardi di euro (+4,4% YoY). Tali valori sono stati condizionati dai costi di start up nei mercati adiacenti e dal confronto con il terzo trimestre 2020. che aveva beneficiato di una serie di risparmi di costo legati al COVID 19.  

L’EBITDA After Lease di Gruppo si è attestato a 1,5 miliardi di euro (-7,6% YoY): 1,2 miliardi di euro a livello domestico (-9,2% YoY).

A livello di Gruppo, gli investimenti si sono attestati a 0,9 miliardi di euro, in linea con gli obiettivi di piano e con un trend in aumento (+21% YoY escluse licenze) legato sia al rallentamento imputabile al COVID 19 nel terzo trimestre 2020, sia all’anticipazione di investimenti del quarto trimestre 2021. E’ cambiato il mix degli investimenti, ora prevalentemente dedicati alla crescita sia in Italia (reti in fibra, Cloud & Data center, partnership con DAZN), sia in Brasile.

Il risultato netto attribuibile ai Soci della Controllante si è attestato a 0,2 miliardi di euro nel trimestre.

Il consenso si aspettava ricavi totali per 3,85 miliardi di euro, Ebitda a 1,669 miliardi, Ebitda after lease a 1,474 miliardi, un debito netto a fine settembre a 21,957 miliardi, da 23,326 miliardi di fine 2020 e 25,469 miliardi di un anno fa. Un Debito netto after lease a 17,267 miliardi da 18,594 miliardi di fine 2020 e 20,741 miliardi di un anno fa. 

Outlook

Telecom Italia ha ridotto ulteriormente la sua guidance sul 2021 per riflettere il peggioramento delle condizioni di mercato. L'utile organico prima di interessi, imposte, deprezzamento e ammortamento dopo i leasing (EBITDA-AL) è sceso del 7,6% su base annua a 1,46 miliardi di euro nel terzo trimestre, appena al di sotto del consenso degli analisti fornito dalla società di 1,47 miliardi di euro.

Come altri concorrenti europei, TIM è alle prese con una concorrenza aggressiva sui prezzi nel suo affollato mercato interno, che rappresenta quasi l'80% delle vendite.

TIM ha dichiarato di aspettarsi che il suo EBITDA-AL organico registrerà un calo medio a una cifra quest'anno.

TIM ha anche posticipato l'obiettivo di stabilizzare i ricavi dei servizi domestici nel 2021, prevedendo un calo a una cifra.

Ora vede il free cash flow cumulato nel periodo 2021-2023 a circa 3,5 miliardi di euro da circa 4,0 miliardi di euro in precedenza.

EFFETTO
Ci aspettavamo numeri deludenti, in linea con il consenso degli analisti. Anche il nuovo outlook è assolutamente coerente con le nostre stime e con quelle di consensus, pertanto non ci aspettiamo ulteriori significative revisioni al ribasso delle stime di consensus. Alle quotazioni attuali riteniamo il titolo sottovalutato, nella prospettiva di valorizzazione di alcuni asset (cloud). 

Raccomandazione su TIM MOLTO INTERESSANTE, target price a 0,50 euro.  

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