Stellantis +2% Sospende la Dodge Hornet 2026 a causa dell'incertezza

Stellantis rimbalza del +2%. La notizia della ripartenza delle vendite dei chip di Nvidia alla Cina, dovrebbe essere positiva per tutte le società esportatrici, come quelle dell'automotive 

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Stellantis rimbalza del +2%. La notizia della ripartenza delle vendite dei chip di Nvidia alla Cina, dovrebbe essere positiva per tutte le società esportatrici, come quelle dell'automotive. 

Più da vicino. Il gruppo sta rinviando la produzione del crossover compatto Dodge Hornet 2026 per "valutare gli effetti delle politiche tariffarie statunitensi", ha dichiarato la casa automobilistica il 14 luglio.

Prodotta a Napoli, in Italia, la Hornet è ora soggetta a dazi doganali statunitensi del 25%, che ne rendono il prezzo non competitivo.

La decisione di sospenderne la produzione segue la precedente decisione di Stellantis di cancellare la versione base R/T della Charger Daytona per l'anno modello 2026, anche a causa delle pressioni sui costi legate ai dazi.

Dodge ha venduto 20.559 Hornet negli Stati Uniti nel 2024, il suo primo anno completo sul mercato.

Tuttavia, le consegne sono diminuite drasticamente nel primo semestre del 2025 (-52% su base annua), incluso un calo del 64% nel solo secondo trimestre, con sole 1.539 unità vendute.

Tra i costruttori OEM che operano negli Stati Uniti, Stellantis è il meno esposto ai veicoli di origine europea, con solo il 4% circa del suo volume statunitense interessato, ben al di sotto di concorrenti come VW (48%), BMW (47%) e Mercedes-Benz (46%).

In termini di esposizione al mercato statunitense, Stellantis si attesta a circa il 38%, rispetto al 20% circa di BMW e Mercedes-Benz e al 12% di VW.

Nel complesso, i più colpiti dai dazi statunitensi sulle importazioni dall'UE sono BMW e Mercedes-Benz, con un'esposizione stimata all'EBIT lordo di circa il 25%.

Secondo le nostre stime, Volkswagen e Stellantis subiranno impatti minori, rispettivamente pari a circa il 18% e il 5%.

AZIONI:

 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim