Stellantis inciampa in una maxi svalutazione, cade e poi si rialza

Il titolo era arrivato a perdere circa il 3% subito dopo la pubblicazione delle anticipazioni sui conti del primo semestre: il cfo ha detto che la società tornerà a dare i target operativi 

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Stellantis anticipa i numeri 

La società automotive ha pubblicato stamattina i dati preliminari del semestre, i numeri sono inferiori alle aspettative. Il titolo era arrivato a perdere in mattinata il 4%, a metà pomeriggio segna un calo più contenuto.

I ricavi netti sono stati pari a 74,3 miliardi di euro, la perdita netta è stata di 2,3 miliardi. L’utile operativo rettificato si è fermato a 0,5 miliardi, con un margine dello 0,7%. I flussi di cassa operativi industriali sono stati negativi per 3,0 miliardi.

Gli analisti stimavano 74 miliardi di vendite, 2,4 miliardi di utile operativo e 0,9 miliardi di utile netto. 

Motivi dei risultati deludenti 

Iniziative di miglioramento della redditività, oneri causati dalla cancellazione di programmi, effetto della normativa statunitense sulle emissioni, costi industriali più alti, variazioni dei tassi di cambio. Ci sono poi i primi effetti dei dazi in Nord America, l’impatto negativo è circa 0,3 miliardi.

La voce di gran lunga più pesante è la maxi svalutazione da 3,3 miliardi di euro, legata anche a una riorganizzazione interna successiva alla nomina del nuovo amministratore delegato Antonio Filosa, avvenuta a maggio 2025. Circa la metà della cifra è legata a esborsi futuri, l'altra metà sono voci non monetarie, tra cui la svalutazione di investimenti sull’idrogeno e la riduzione di personale in Europa.

Spedizioni

Le consegne globali nel secondo trimestre sono state stimate in 1,4 milioni di veicoli, in calo del 6% rispetto all’anno precedente. In Nord America, il calo è stato del 25%, pari a circa 109 mila unità. In Europa allargata, la riduzione è stata del 6%, ovvero circa 50 mila unità. Si sono salvati dal declino solo alcuni modelli: Citroën C3, Citroën C3 Aircross, Opel/Vauxhall Frontera e Fiat Grande Panda, hanno registrato tassi di crescita nell’ordine del 45% trimestre su trimestre. 
A livello di aree geografiche, in Medio Oriente, Africa e Sud America, le consegne sono aumentate complessivamente del 22%, con 71 mila unità in più.

Male i veicoli commerciali 

Durante la conference call, il direttore finanziario Doug Ostermann ha indicato che la guidance verrà ripristinata in occasione della pubblicazione dei risultati completi del primo semestre, il 29 luglio. Le anticipazione di oggi, sono state diffuse per colmare le divergenze rispetto alle aspettative del mercato, soprattutto in termini di margini.

Entrando nello specifico dell'andamento operativo, Ostermann ha messo in evidenza che la discesa della redditività è da ricondurre, in Europa, ai bassi volumi delle vendite di veicoli commerciali leggeri. Nel Nord America hanno pesato invece i dazi.  

AZIONI:

Marino Masotti

Caporedattore