Stellantis +2,4% In Nord America, l'area cruciale, le vendite salgono
Per Equita il business sta ripartendo, “Riteniamo ragionevole un ulteriore recupero dei volumi nel 4° trimestre anche per il lancio dei nuovi modelli". I magazzini dei concessionari sono normali

Stellantis è la migliore dell’indice Stoxx dell’automotive europeo, in rialzo del 2,4%.
Come ricorda Radiocor, venerdì il riaccendersi delle tensioni tra Usa e Cina aveva trascinato in forte ribasso il comparto auto (-2,2% il sottoindice di settore).
Nella parte finale della seduta, anche Stellantis, partita in netto rialzo all’indomani della pubblicazione dei dati preliminari sulle vendite del terzo trimestre, aveva poi concluso la seduta con un -7,3%. Passata la turbolenza, si torna a guardare all’andamento del core business dell’auto.
Vendite in ripresa
Le consegne globali all’ingrosso sono state pari a 1,3 milioni di unità, in calo dai livelli del secondo trimestre ma sopra le stime del consensus: sulla base di quanto indicato nel corso della conference call, i ricavi consolidati dovrebbero muoversi in sintonia con le spedizioni, per cui ne risulta 37,3 miliardi di euro nel trimestre appena passato, oltre un miliardo di euro sopra la previsioni.
La novità positiva più importante di queste comunicazioni arriva dal Nord America, +6% anno su anno, con +4% degli Stati Uniti.
Soprattutto negli Stati Uniti
Barclays scrive in una nota di commento che il Nord America è “l'elemento centrale di questa controversa storia di ripresa”, per cui vale la pena guardare con attenzione quel che emerge. Per prima cosa, si legge nel report, “il periodo dell'anno precedente è stato caratterizzato da un forte destoccaggio, quindi era prevista una forte oscillazione delle spedizioni”, mentre per quel che riguarda il tasso di crescita delle vendite a flotta (+22%), bisogna tenere a mente che questo canale “è spesso associato a un mix di prezzi più debole”.
Titolo volatile
Barclays segnala inoltre che in borsa Stellantis si sta muovendo molto: quello di venerdì è stato il terzo movimento giornaliero rilevante delle ultime settimane. Anche altre case automobilistiche europee hanno registrato forti movimenti di prezzo di recente, generalmente al ribasso.
Citi invece, afferma nella sua nota che Stellantis ha recuperato terreno in borsa grazie a tre elementi: commenti ottimistici dell’amministratore delegato, primo mese positivo di vendite negli Stati Uniti dopo tre anni, piani di investimento nella produzione in territorio statunitense”.
Contesto di mercato complicato
Tuttavia, gli utili e il bilancio di Stellantis restano deboli, così come il suo posizionamento globale del marchio. Gli analisti ritengono che la società dovrebbe "incrementare il proprio Aoi (Adjusted Operating Income) di circa 7-8 miliardi di euro all’anno per riportare l’Eps intorno ai 2 euro, livello considerato necessario per rendere il titolo sufficientemente conveniente, questa ipotesi, al momento ha basse probabilità di avverarsi, perché in Europa la domanda è debole: a testimonianza di ciò, indiscrezioni di stampa riferiscono che Stellantis sta rallentando o fermando la produzione in sei stabilimenti in Europa
Per Equita il business sta ripartendo, “Riteniamo ragionevole un ulteriore recupero dei volumi nel quarto trimestre anche per il lancio dei nuovi modelli, sapendo che i magazzini dei concessionari sono ad un livello normale". Per le indicazioni di medio – lungo periodo, ci sarà da aspettare ancora parecchio, in quanto il Capital Market Days è stato rinviato dal primo semestre 2026 al secondo semestre, “alla luce delle recenti nomine di nuovi manager apicali che dovranno contribuire alla revisione della strategia di gruppo e in attesa che si chiariscano le regole sui dazi negli Stati Uniti e i cambiamenti legislativi in Europa attualmente in discussione", si legge nella nota del broker italiano.
Stellantis è presente nel portafoglio blue chip