Stellantis - Spunti dalla Bernstein conference

Fatto

Ieri sera il CFO Doug Ostermann è stato ospite di una conference organizzata da Bernstein nella quale ha offerto i seguenti spunti:

•    Guidance: evidenziato progresso coerente con le attese fuori dal Nord America, ma in Nord America la situazione è debole e inferiore a quanto incluso nella guidance originale per via dei dazi, volumi sul canale fleet che non progrediscono come sperato dalla società e un cambio €/$ sfavorevole; speranza di ripristinare guidance con risultati H1;
•    Nuovo CEO Filosa: ottimo track record in America Latina ed esperienza in Nord America ed Europa; figura “action” oriented; buona capacità di dialogo con gli stakeholder;
•    Dazi: impatto netto visto a €1-1.5bn; in precedenza non era stata fornita un’indicazione per via della situazione in costante evoluzione; >50% EBIT generato fuori dal Nord America;
•    Risposta ai dazi: obiettivo incrementare contenuto US-made sia per auto assemblate in US sia per quelle in Messico e Canada;
•    Framework finanziario: margine a doppia cifra del recente passato rifletteva la situazione di carenza di prodotto; un margine healty nella situazione odierna è tra il 6-8% con maggior focus su crescita e guadagnare quota di mercato;
•    Prodotti:
o    Lanci di nuovi veicoli in Europa in linea con il piano dopo i ritardi accumulati nel 2023/24
o    Opportunità nel segmento “mid-size” per i Truck negli US dove la società non ha prodotti e il brand RAM ha spazio;
o    Confermata presentazione del Cherokee (mid-size SUV, il segmento più grande del mercato) per fine Q3; motorizzazione ibrida;
•    Compliance emissioni in Europa: gross margin positivo sulle BEV in Europa, necessità di arrivare al ~18% di BEV nel mix per essere compliant dal ~13% attuale ma la penetrazione sui nuovi modelli va in quel senso;
•    Organizzazione: maggiore autonomia decisione assegnata alle singole aree geografiche per via di trend divergenti soprattutto su motorizzazioni.

Effetto