SNAM - Ta gli offerenti per una quota di Aramco Pipeline
FATTO
Bloomberg ha riferito ieri che Snam e Brookfield Asset Management sono tra i soggetti che hanno presentato delle offerte per una potenziale partecipazione nella rete di gasdotti di Saudi Aramco. Anche Apollo Global Management Inc., BlackRock Inc., EIG e Global Infrastructure Partners avrebbero presentato offerte non vincolanti per l'asset alla fine della scorsa settimana.
Aramco sta cercando più di 15 mld di dollari per una quota di minoranza del gasdotto e la società araba informerà i bidders nei prossimi giorni quali degli offerenti saranno stati selezionati anche se Aramco potrebbe ancora decidere di mantenere l'asset.
EFFETTO
Voci di un interesse da parte di Snam erano circolate negli ultimi due mesi. Dopo l'accordo per una quota di minoranza in Adnoc Gas Pipelines nel 2020, Snam potrebbe sicuramente essere interessata a rafforzare ulteriormente la propria presenza in una regione centrale per il settore energetico e con particolare attenzione alle opportunità intorno al tema della transizione energetica.
Tenendo presente che questo tipo di operazioni è solitamente finanziato con una leva molto alta (ad esempio l’operazione per l’acquisto in consorzio del 49% di Adnoc Gas Pipelines e’ stata finanziata al 80%) e ipotizzando un valore della partecipazione di 15 mld, riteniamo che il cash out per gli offerenti in termini di equity potrebbe quindi aggirarsi sui 3.0 mld.
Se Snam dovesse partecipare in un consorzio con una quota del 10-15% (sostanzialmente in linea con il 12% dell'operazione Adnoc), l'esborso potrebbe aggirarsi in un range di 300-450 mln di dollari e se assumessimo un RoE del circa il 10% dall'investimento - non lontano dalle operazioni precedenti - potremmo immaginare un potenziale impatto positivo a livello di utile per azione del 2022 del 2.5-3.5%.
Su SNAM la raccomandazione è NEUTRALE, target price a 5,3 euro.
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