SNAM - Giorgia Meloni potrebbe portare Donnarumma al governo e spingere per una fusione Snam/Terna?
FATTO
Secondo il Foglio, tra i manager preferiti da Giorgia Meloni - la leader di FdI che potrebbe finire a capo del prossimo governo in caso di vittoria della coalizione di centro-destra alle prossime elezioni - vi sarebbe l’attuale Ceo di Terna Stefano Donnarumma.
Nonostante sia stato nominato dal governo M5S-Lega “Conte I”, la Meloni apprezzerebbe le idee del manager in tema energia, in particolare la visione che vorrebbe maggiore coordinamento tra le quattro principali aziende del paese Eni, Enel, Snam e Terna e che potrebbe anche portare ad una vera e propria fusione tra Snam e Terna. Secondo il Foglio, Donnarumma potrebbe entrare nel governo come Ministro dello sviluppo economico o con un ruolo di responsabile per la strategia energetica nazionale.
EFFETTO
L’idea di una fusione Snam-Terna è circolata già in passato, più recentemente a marzo quando il Corriere riportò che il premier Draghi ed il ministro della Transizione Ecologica Cingolani, stavano pensando di dare indicazioni a Cdp per immaginare una fusione tra Terna e Snam con l’obiettivo di creare un campione europeo, modernizzare il sistema infrastrutturale, ed abbassare il costo delle bollette specialmente per il mondo delle Pmi anche grazie ad una centralizzazione degli acquisti.
Riteniamo che un’operazione di questo tipo potrebbe avere un senso industriale visti i crescenti punti di contatto tra il mercato del gas e quello elettrico soprattutto in ottica di transizione energetica. Dal punto di vista delle sinergie di costo crediamo tuttavia che una fusione potrebbe portare a sinergie solo in area low single-digit come percentuale dell’Ebitda combinato di circa 4 mld (ai prezzi di mercato la market cap combinata è pari a circa 33 mld).
Su SNAM la raccomandazione è INTERESSANTE, target price a 5,60 euro.
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