SIT ha attivato il piano, ora la catena logistica gira

Sit , attiva nei dispostivi per la gestione e la misurazione dei flussi del gas, si è attrezzata per ridimensionare i problemi di approvvigionamento di componenti primari emersi in avvio di 2022 ed acutizzatisi un po’ per tutta l’industria manifatturiera a seguito della guerra in Ucraina. La multinazionale con base in Italia ha predisposto un apposito piano di contrasto ad un fenomeno che ha colpito entrambe le divisioni del gruppo, Heating and Metering.
Tomaso Valdinoci, il Chief Product Officer di SIT, ha spiegato a Websim in che consistono le contromisure: "Considerato che molti nostri prodotti hanno un forte contenuto di elettronica, come ad esempio i Contatori Intelligenti, le Schede Elettroniche per le Caldaie e i Caminetti ed i ventilatori, abbiamo deciso di adottare una strategia di derisking nella supply chain, questa prevede il reperimento di prodotti alternativi e la diversificazione dei fornitori. Inoltre, abbiamo potenziato il nostro team acquisti di Elettronica in Cina, dove la maggior parte dei chip viene prodotta".
Nonostante le lentezze e le fermate della catena logistica, Sit ha chiuso il primo trimestre 2022 con ricavi pari a 93,8 milioni di euro, in leggera crescita su base annua. Merito della divisione Heating, che produce sistemi di sicurezza e regolazione delle caldaie e dei caminetti a gas e i ventilatori delle stufe a pellet e delle cappe da cucina, ha realizzato vendite pari a 76,1 milioni (+7,9%).
La divisione Metering, che produce contatori intelligenti per il gas e l’acqua , ha registrato un calo del 22% a 16,5 milioni.
L’EBITDA consolidato si è attestato a 14,7 milioni, erano 15,1 milioni nel primo trimestre 2021. L’utile netto presenta una crescita a doppia cifra, +59% circa, a 12,4 milioni.
"Il conflitto fra Russia e Ucraina ha avuto un leggero impatto negativo sulle vendite dell’Heating”, afferma Valdinoci. “Ma nel lungo periodo, questo tema potrebbe accelerare il processo di decarbonizzazione, noi da diverso tempo ci siamo preparati al cambiamento. Già 4 anni fa avevamo pensato all’idrogeno, ed oggi siamo in pista con una nuova serie di prodotti concepiti per funzionare con il 100% di Idrogeno e con mix tra Idrogeno e Metano".
A fine giugno, sono state presentata alla fiera MCE di Milano le nuove caldaie a marchio Ariston e a marchio Bosch funzionanti a 100% ad Idrogeno e quindi a zero emissioni, realizzata con i sistemi innovativi per la sicurezza ed il controllo della combustione di SIT.
La società affronta i cambiamenti del mercato anche attraverso la diversificazione del business, in questo quadro, al quartier generale di Padova progettano di entrare nel settore della ventilazione meccanica controllata attraverso lo sviluppo di una linea di ventilatori dedicata: "I sistemi di isolamento termico degli edifici ostacolano il ricambio d’aria. La ventilazione meccanica controllata permette il giusto ricambio d’aria negli ambienti e allo stesso tempo consente di recuperare il calore riducendo i consumi, e per questo motivo riteniamo che sarà sempre più richiesta".
Il percorso di crescita per linee esterne, che nel 2020 ha portato SIT ad entrare nei contatori di acqua con la portoghese Janz, dovrebbe proseguire: "Stiamo lavorando per individuare altri target di acquisizione. In particolare riteniamo interessante crescere nei contatori acqua e nella componentistica per scaldabagni a gas per il mercato del Nord America, dove l’anno scorso abbiamo comprato una linea di prodotto da un concorrente".
L’inclusione del gas e dell’energia nucleare nella tassonomia UE, non ha effetti diretti sul business di Sit, Valdinoci segnala che comunque l’inclusione del gas nella tassonomia conferma l’importanza del gas nel processo di transizione energetica a favore della sostenibilità ambientale, aspetto strategico per l’azienda.
www.websim.it