STELLANTIS - Gli USA valutano provvedimenti sulle auto cinesi

Fatto

Quando l’UE ha lanciato un’indagine sul sostegno cinese ai veicoli elettrici, le case automobilistiche si sono preparate a ritorsioni, che tuttavia non si sono ancora concretizzate.

Al di là di alcune forti parole iniziali da parte della Cina, sia Pechino che le società cinesi hanno collaborato sin dall’inizio dell’indagine sui sussidi. Il motivo potrebbe essere la pressione a cui è sottoposto il mercato cinese dei veicoli elettrici, in eccesso di offerta, aggravata dalla guerra dei prezzi iniziata da Tesla nell’ultimo anno. Sebbene la quota di mercato dei produttori cinesi in Europa sia ancora bassa, la posizione dominante nella produzione di veicoli plug-in ha messo il Paese nella posizione di essere il leader globale nelle esportazioni automobilistiche.

Mantenere la porta aperta alla redditizia Europa è ora più che mai importante, con gli Stati Uniti in gran parte vietati a causa di una tariffa di importazione del 25% e di generosi incentivi all’acquisto disponibili solo per i veicoli prodotti in Nord America.

Il WSJ ha riferito che gli Stati Uniti stanno valutando la possibilità di aumentare le tariffe sulle auto elettriche cinesi e su altri beni nel tentativo di limitare la dipendenza dal Paese e proteggere la propria industria verde. Il panorama dei veicoli elettrici in Europa è diverso rispetto agli Stati Uniti, dove le tariffe sono già sufficientemente elevate da scoraggiare la concorrenza della Cina.

La Cina ha esportato quasi 48.000 auto elettriche nel Nord America nell’ottobre di quest’anno, rispetto agli oltre 564.000 veicoli inviati nell’Europa occidentale.

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