Sei ETF adeguati ad un giugno di transizione
Un buon portafoglio per affrontare giugno dovrebbe essere così composto: 1) 45% liquidità; 2) 35% bond; 3) 10% azioni; 4) 10% oro

Giugno è partito bene con il Nasdaq sui massimi delle ultime cinquantadue settimane, ma le prossime settimane, soprattutto le ultime due del mese, potrebbero essere di minore soddisfazione. In attesa del ritorno delle condizioni favorevoli alle azioni, prevista da luglio/agosto in avanti, un riposizionamento più difensivo del portafoglio potrebbe essere una buona mossa.

Questo mese, infatti, la liquidità potrebbe essere meno abbondante perché il Tesoro degli Stati Uniti, oggi a corto di risorse, dovrebbe tornare ad approvvigionarsi sul mercato dei capitali, visto che il divieto all’aumento dell’indebitamento, è stato rimosso.
Perché la liquidità è così importante?
Perché le borse sono sempre di più delle terre umide, sono ambienti bisognosi di tassi bassi, di ampia disponibilità di credito e di masse monetarie elevate. Il ciclo economico e l’utile delle aziende sono elementi meno rilevanti di un tempo.
Oggi sul conto corrente del Tesoro presso la Federal Reserve ci sono circa quaranta miliardi di dollari, pochissimo, se lo si confronta con lo stesso livello dell’anno passato (circa 600 miliardi di dollari).
Il dipartimento guidato da Janet Yellen, ora che non ha più il vincolo del tetto al debito, inizierà il prima possibile ad aumentare la provvista. Problemi di approvvigionamento non ce ne dovrebbero essere, perché oggi i rendimenti dei bond sono più che allettanti, addirittura più convenienti dei conti deposito offerti dalle banche. Giusto un esempio che vale per tutti: il Treasury Bill a tre mesi rende più del 5%.
Nelle prossime settimane, potrebbe quindi arrivare un fiume di carta sul mercato.
Ipotizzando che il Tesoro voglia tornare ad avere sul conto corrente la liquidità dell’anno passato, le emissioni di bond a breve scadenza dovrebbero essere nell’ordine dei cinquecento miliardi di dollari. Questo afflusso genererebbe un drenaggio rapido ed importante, tale da avere una ricaduta negativa sull’azionario, in particolare sui tech.
In più, ad accentuare la carenza di liquidità, c’è il pagamento delle tasse di metà anno.
Un portafoglio di ETF che rispecchi queste aspettative di breve neutro-negative sulle borse, secondo l'Etf Box firmato da Antorio Cesarano (Chief Global Strategist di Intermonte) ed Andrea Bencivenni (Portfolio Analyst di Intermonte), potrebbe essere così composto.
1 - 45% liquidità
2 - 35% bond (30% governativi e 5% corporate Investment Grade)
3 - 10% azioni
4 - 10% oro
Di seguito un elenco di ETF da prendere in considerazione per ognuna delle componenti.
1 Lyxor Euro Overnight Return Isin FR0010510800
2 Xtrackers Eurozone Gov 5-7 Isin LU0290357176
2 iShares USD Treasury 3-7yr Isin IE00B3VWN393
3 iShares Nasdaq 100 Isin IE00B53SZB19
3 SPDR MSCI Europe Utilities Isin IE00BKWQ0P07
4 Invesco Physical Gold A Isin IE00B579F325
Abbiamo selezionato gli ETF in funzione della convenienza, della liquidità e della coerenza all’idea di investimento.
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