ENI - Repsol +5% a Madrid, risultati sopra le attese

Fatto

Repsol +4% è il miglior petrolifero di oggi in Europa, insieme a Tenaris +9%.

Il gruppo energetico spagnolo nel 2023 ha messo a segno il terzo miglior anno della sua storia senza eventi straordinari.

L’utile dello scorso anno di 3,17 miliardi di euro risulta in calo del -25,5% rispetto al 2022, ma l'anno prima era stato caratterizzato dal record assoluto con 4,25 miliardi grazie al balzo dei prezzi dell’energia.

“Il 2023 è stato un anno straordinario”, sottolinea il CEO di Repsol, Josu Jon Imaz, in una nota diffusa questa mattina. “Abbiamo ottenuto il secondo flusso di cassa operativo più alto della nostra storia in un contesto incerto e volatile”.

Nonostante il calo del prezzo del petrolio e dei margini di raffinazione, l'anno scorso l'utile rettificato di Repsol si è attestato a 5,011 miliardi (-26%).

Il settore industriale – voce nella quale rientrano le raffinerie – è stato ancora una volta l'anno più redditizio per l'azienda energetica, con un utile rettificato di 2,734 miliardi, quasi il 16% in meno rispetto all'anno precedente.

“I margini di raffinazione sono stati potenziati nel 2023 dalla forte domanda, dalle scorte basse e dagli elevati spread tra i prodotti. Un ambiente positivo che continua nel 2024", spiega l’azienda.

Con un greggio in media a 83 dollari, rispetto ai 101 del 2022, esplorazione e produzione hanno contribuito con altri 1,779 miliardi, il 41% in meno.

I clienti, che comprendono tra gli altri anche le stazioni di servizio, sono stati 614 milioni, quasi il 46% in più.

La forte generazione di cassa ha inoltre permesso a Repsol di ridurre l'anno scorso il debito netto del 7%, a 2,096 miliardi, la cifra più bassa da molto tempo.

Il rapporto di leva finanziaria ha chiuso il 2023 al 6,7%, rispetto all’8% di dodici mesi prima, con liquidità a 11,067 miliardi.

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