TEMI CALDI

RAI WAY - Ripresa della trattative per il consolidamento del settore

RAI e MFE potrebbero presto riprendere i negoziati per 
il consolidamento delle torri di broadcasting tra EIT e RWAY. L'operazione potrebbe garantire una significativa riduzione dei costi energetici

Secondo La Repubblica, RAI sarebbe in difficoltà sui nuovi investimenti in digitalizzazione, anche a causa dei costi legati all’energia elettrica (+121% rsipetto al 2021) e dell’elevato leverage (il debito netto è attualmente pari a 650 milioni di euro).

Nel 2022, RAI ha beneficiato dalle entrate dai Mondiali di calcio in Qatar (circa 17 milioni), e per chiudere in utile nel 2023 necessita di una significativa riduzione dei costi.

Secondo il giornale, RAI e MFE potrebbero presto riprendere i negoziati per 
il consolidamento delle torri di broadcasting tra EIT (60% F2i, 40% MFE) e RWAY (65% RAI).

L'operazione potrebbe garantire una significativa riduzione dei costi energetici legati all’alimentazione dei ripetitori sui rispettivi parchi torri (circa 2300 torri ciascuno), con opportunità di dismettere le torri ridondanti, risparmiare anche sui costi di manutenzione, e ridurre l’inquinamento elettromagnetico. 

Ci attendiamo un effetto positivo da una eventuale ripresa delle trattative sul consolidamento  RWAY e EIT dopo una fase interlocutoria e di attesa legata al cambio di governo e alle nuove nomine.

Il nostro target price  è costruito su una valutazione DCF di 6,6 euro ad azione, a cui si aggiunge l'upside derivante dalle sinergie collegate al possibile consolidamento con EIT  e dalle opportunità legate alla realizzazione dei datacenter.

Il titolo tratta ad una valutazione molto interessante, con un multiplo EV/EBITDA 2023  di 9,5 volte, a sconto di circa il 50% rispetto ai suoi principali competitor e un RFCF 2023 di oltre il 7%, in grado di garantire un attraente dividend yield del 5%

AZIONI:

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