RACING FORCE - Cerca spazi anche fuori dai circuiti

Websim parla con il ceo Paolo Delprato
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Racing Force , gruppo leader nel mercato dei dispositivi di sicurezza per il motorsport, quotato a Milano e a Parigi, vuole crescere sia a livello organico, sia per linee esterne, diversificando nello stesso tempo le fonti di ricavo. Lo riferisce il CEO Paolo Delprato a Websim.it. "A livello organico vogliamo espanderci negli Stati Uniti, dove nel primo semestre siamo cresciuti del 47% su base annua, così come continuare la penetrazione del mercato Motorsport, in modo particolare con  i caschi da rally e l’abbigliamento pilota."

Il business di Racing Force è ripartito in due aree. Quella del "Driver’s Equipment" genera circa il 70% del fatturato, e riguarda la progettazione e la produzione di caschi e di abbigliamento per i piloti del motorsport, competizioni automobilistiche e kart. 

La seconda, "Car Parts", si occupa della produzione di componenti di sicurezza per i veicoli da competizione, come sedili, cinture di sicurezza, rollbar, estintori, volanti ed altri accessori. "Per quanto riguarda i prodotti, vogliamo crescere sia con il marchio dei caschi Bell, sia con OMP, marchio trasversale alle due aree, sotto il quale vendiamo l’abbigliamento e gli allestimenti vettura, sviluppando anche Zeronoise, il marchio di sistemi di comunicazione audio e video per i caschi", prosegue il CEO. 

Racing Force opera a tutti i livelli del motorsport, dai campionati mondiali come la Formula 1 fino ad arrivare ai cosiddetti "Gentlemen Drivers", singole persone che praticano lo sport a livello amatoriale. I principali clienti di Racing Force sono i rivenditori, che a loro volta riforniscono i team delle corse. 

Per via delle forti barriere all’ingresso, a livello mondiale, nel mercato sono presenti solo altri due operatori in grado di fornire una gamma completa di prodotti di sicurezza per il Motorsport e paragonabili a Racing Force per dimensioni: "Il rispetto dei forti livelli di sicurezza richiesti dalla FIA, la federazione che omologa i prodotti, richiede una grande esperienza. È il motivo per cui entrare in questo mercato è estremamente difficile", continua Delprato.

La società punta a diversificare le fonti di ricavo. Delprato cita a titolo d’esempio la Driver's Eye Technology, la più piccola microcamera al mondo, inserita nel casco del pilota, che consente la trasmissione in diretta delle immagini della corsa: "Questa tecnologia brevettata, che sarà obbligatoria per tutti i piloti di Formula 1 a partire dal 2023, potrà essere usata in futuro anche in altri sport. Lo stesso vale per lo sviluppo di caschi in ambito Difesa, come dimostra il recente accordo per fornire le calotte a US Airforce".

Lo scorso settembre, Racing Force ha infatti siglato un memorandum d’intesa per la produzione di calotte di carbonio per i caschi dell’aeronautica statunitense: "E’ il motivo per cui apriremo un nuovo stabilimento in USA, dove la legislazione impone di fabbricare i prodotti in ambito difesa su territorio americano. Le nostre calotte hanno il pregio di essere molto più leggere rispetto a quelle tradizionali, mantenendo però lo stesso livello di sicurezza e con un confort e una performance fortemente incrementati". 

L’altro pilastro di sviluppo di Racing Force è quello della crescita per linee esterne: "Stiamo alla finestra per vedere nuove opportunità, non solo nell’ambito del motorsport", aggiunge l’a.d. 

Il fatturato di Racing Force, fra il 2014 ed il 2021, è cresciuto ad un tasso medio annuale di oltre il 14%. Il terzo trimestre di quest’anno si è concluso con ricavi pari a 11,9 milioni, +11% su base annua, i primi nove mesi con 45,5 milioni, +28% circa. 

Recentemente, la società ha comunicato di aspettarsi per il 2022 vendite record, grazie alle sinergie fra i brand ed ai risultati della continua attività di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti.

Equita ha assegnato al titolo il giudizio Buy, con target price pari a 6,7 euro. 


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