Prysmian -7% Effetto DeepSeek anche per gli operatori dell'energia
Il modello computazionale di DeepSeek mette in dubbio l’ipotesi che il mondo, per poter accogliere l’intelligenza artificiale, abbia bisogno di una sterminata rete di data center ultra energivore

Prysmian si ridimensiona a Piazza Affari dopo il record di venerdì: il titolo del produttore di cavi per l’energia elettrica e la telefonia perde il 7% a 66 euro, prezzo che vale una capitalizzazione di 19,7 miliardi di euro.
Il ribasso è da inquadrare nel ben più ampio movimento di prezzo delle società europee che indirettamente sono collegate alla posa dell'infrastruttura per l'intelligenza artificiale.
E’ emerso nelle ultime ore che una startup cinese, DeepSeek, ha messo a punto un assistente per l’AI generativa in grado di funzionare in modo ottimale senza bisogno di essere sostenuto da un mastodontico e costoso sistema di server dotati di chip ad altissima performance. Il successo dell’app, già scaricata da milioni di utenti negli Stati Uniti e in Cina, mette in dubbio l’ipotesi che il mondo, per poter accogliere l’intelligenza artificiale, abbia bisogno di una sterminata rete di data center ultra energivori. Di conseguenza, vengono meno le assunzioni sulla necessità di potenziamento delle reti di trasporto di energia elettrica.
A farne le spese in modo pesante, alla borsa di Francoforte, è Siemens Energy: -20%, la maggior variazione negativa giornaliera dal 2023. Il titolo dell’operatore dell’energia da fonti rinnovabili si era più che quadruplicato nel corso del 2024 proprio sulle aspettative di una corsa a realizzare impianti di produzione green per i data center. Sempre alla borsa tedesca, scende Schneider Electric -8%, a Parigi, Legrand -7%.
Morgan Stanley lima Prysmian
Per Prysmian, oggi c’è anche la limatura del target price di Morgan Stanley, a 64 euro da 65 euro. L’intervento, di portata modestissima sul prezzo obiettivo, è contenuto nel report che conferma il giudizio neutrale: Equal Weight. Gli analisti hanno aggiornato le loro stime per la divisione Renewables Transmission, abbassando di riflesso del 2,6% la previsione di Ebitda di gruppo per il 2028.