POSTE ITALIANE - Orientamento del governo su Superbonus
FATTO
Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore il Ministero dell’Economia sarebbe a favore di un’interpretazione dell’articolo 121 del decreto Rilancio che salvaguardi la responsabilità degli intermediari finanziari che hanno acquisito i crediti fiscali in caso di successivo accertamento di frode.
L’art 121 prevede che i fornitori e i soggetti cessionari rispondano solo per l’eventuale utilizzo del credito d’imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito d’imposta ricevuto. Questo dovrebbe consentire di evitare responsabilità anche nel caso in cui il credito fiscale acquisito risulti inesistente: in questo caso l’Agenzia delle Entrate pagherà il credito salvo poi rivalersi sui responsabili della truffa. Questa interpretazione consentirà di evitare svalutazioni a bilancio dei crediti acquisiti e procedere all’incasso nei tempi previsti di 5 anni. La validità del credito dovrebbe essere garantita anche nel caso in cui il credito sia oggetto di sequestro: in questo caso il credito sarà sospeso nel periodo di sequestro e si tornerà a procedere all’incasso dal momento del dissequestro dello stesso.
EFFETTO
Questa interpretazione è chiaramente un’evoluzione positiva per Poste che aveva acquisito crediti per 4 mld a fine settembre 2021 e ci aspettiamo abbia raggiunto il valore di 7.5/8 mld prima della sospensione dell’attività annunciata recentemente. Il contributo atteso nel 4Q al margine di interesse dal credito di imposta è stimato in 15/20 mln, mentre per il 2022 ci aspettiamo un contributo 130/140 mln.
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