Pirelli - Il governo deciderà entro settembre su sanzioni a Sinochem
Il titolo è cresciuto del +8% nel 2025, molto meno rispetto al +24% registrato dal Ftse Mib

Pirelli sotto i riflettori.
Il governo italiano deciderà entro settembre se sanzionare Sinochem, azionista cinese di Pirelli, per aver violato le regole imposte da Roma volte a limitare l'influenza di Pechino sul produttore di pneumatici. È quanto hanno detto a Reuters fonti vicine alla questione.
L'indagine del governo rischia di esacerbare la disputa tra Pirelli, il suo principale azionista italiano Camfin e Sinochem, con i primi due che sostengono che la sostanziale partecipazione della Cina rappresenta un rischio per le ambizioni del gruppo di espandere la propria attività negli Stati Uniti.
Sinochem non ha commentato, mentre Pirelli non è finora disponibile per commenti.
Il governo doveva decidere entro il 31 luglio, ma ha prorogato di 60 giorni il termine per completare l'esame del caso fino a fine settembre, hanno detto le fonti chiedendo di rimanere anonime.
Il governo, che ha stabilito che Pirelli non deve ricevere istruzioni dall'investitore cinese, ha avviato un'indagine a novembre dell'anno scorso per verificare se la presenza di suoi dirigenti nel consiglio di amministrazione del produttore di pneumatici violasse tali restrizioni.
Sinochem è il principale investitore di Pirelli con una quota del 37%, mentre Camfin - veicolo dell'imprenditore Marco Tronchetti Provera - detiene il 27,4%.
Tronchetti Provera, che è stato amministratore delegato di Pirelli per oltre tre decenni, sta facendo pressioni sul governo affinché adotti ulteriori misure per limitare l'influenza cinese sulla società, ha riferito Reuters a giugno.