Pirelli - I ricavi di Michelin superano (di poco) le attese
La società ha confermato la guidance per l’intero esercizio 2025, che prevede un utile operativo (EBIT) in miglioramento rispetto al 2024 a cambi costanti

Fatto
Il concorrente Michelin ha pubblicato ieri sera, a mercati chiusi, i risultati relativi al primo trimestre 2025. I ricavi si sono attestati a 6,52 miliardi di euro, in calo del 2% su base annua ma superiori dell’1% rispetto al consenso degli analisti, fissato a 6,43 miliardi di euro. La componente volumi ha registrato una flessione del 7%, in linea con le attese, mentre l’effetto prezzo e mix di prodotto ha contribuito positivamente per il 5% (di cui il mix per il 2,5%), superando le aspettative (+3%). L’effetto cambio ha fornito un apporto positivo dell’1%, anch’esso in linea con le stime.
Per quanto riguarda le singole divisioni, la Divisione Autovetture e Veicoli Leggeri (Passenger Cars/Light Trucks – SR1) ha riportato ricavi pari a 3,56 miliardi di euro, in calo del 3% su base annua ma superiori del 4% rispetto al consenso (3,42 miliardi di euro). La Divisione Veicoli Industriali (Trucks – SR2) ha registrato ricavi pari a 1,53 miliardi di euro, in calo del 9% rispetto allo stesso periodo del 2024 e lievemente sotto il consenso, che si attestava a 1,56 miliardi (–2%). La Divisione Specialità (Specialties – SR3) ha totalizzato ricavi per 1,43 miliardi di euro, in calo del 10% anno su anno, leggermente inferiori rispetto al consenso di 1,45 miliardi (–2%).
La società ha confermato la guidance per l’intero esercizio 2025, che prevede un utile operativo (EBIT) in miglioramento rispetto al 2024 a cambi costanti. Il consenso si attesta attualmente a 3,48 miliardi di euro, pari a un incremento del 2% su base annua. È stato inoltre confermato un flusso di cassa libero strutturale (Free Cash Flow) superiore a 1,7 miliardi di euro, leggermente al di sotto del consenso, pari a 1,84 miliardi.
Durante la conference call, il management ha fornito alcuni messaggi chiave. Per quanto riguarda i dazi commerciali, circa il 70% delle vendite negli Stati Uniti è coperto da produzione locale, grazie a una strategia di localizzazione già consolidata, che rende non necessari significativi adeguamenti produttivi.
Sul fronte prezzi, l’incremento dei costi delle materie prime è stato in parte compensato tramite politiche di prezzo attive. Infine, per quanto concerne le prospettive di mercato, è atteso un lieve miglioramento nel comparto delle auto nuove (Original Equipment) nella seconda metà del 2025, mentre il mercato del ricambio dovrebbe mantenersi stabile.
Effetto
Michelin ha riportato ricavi leggermente sopra il consenso, con volumi negativi compensati da pricing e mix migliori delle attese e un effetto Forex l…
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