Mps - Il governo italiano punta a una fusione con Banco BPM
Potrebbe essere un'opzione per ridurre la sua partecipazione nella banca senese

Il governo italiano intende mantenere la sua partecipazione residua del 4,9% in Monte dei Paschi, con l'obiettivo di avviare in futuro una nuova operazione di fusione e acquisizione per ridurre ulteriormente la sua quota.
Questa informazione proviene da due fonti informate sulla questione.
Dopo aver acquisito il 68% di Mps nel 2017 a seguito di un salvataggio, il Tesoro ha progressivamente diminuito la sua partecipazione attraverso vari collocamenti negli ultimi due anni, inclusa l'operazione con Mediobanca.
La quota attuale soddisfa già gli obblighi di riprivatizzazione stabiliti con la Commissione europea.
Tuttavia, il governo non ha abbandonato l'idea di unire Mps con Banco BPM, soprattutto dopo il fallimento dell'offerta di UniCredit.
L'amministratore delegato di Banco BPM, Giuseppe Castagna, ha indicato che le opzioni di fusione includono Mps e la francese Credit Agricole, che detiene il 20,1% di BPM.
Nonostante le difficoltà nel raggiungere un accordo tra le due banche, Roma sembra preferire una fusione con Banco BPM, pur non avendo il potere legale di bloccare un'intesa con Credit Agricole.
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