LUSSO: LO SHOPPING SCATENATO DEI CINESI E' SOLO AGLI INIZI
Moncler, oggi sui massimi da fine 2021, è la societù italiana del lusso più esposta ai consumi sfrenati dei cinesi
La furia consumistica cinese non si placherà presto, quel che si è visto nella prima parte dell’anno nelle vie e nei negozi di Hong Kong e Macao, dovrebbe essere solo l’inizio di una stagione di shopping scatenato. Nei prossimi mesi, con il decollo della stagione dei viaggi, a essere prese d’assalto dovrebbero essere le boutique delle capitali europee della moda.
A Milano, come segnala oggi IlSole24Ore, ci dovrebbe essere a breve una calata di massa di visitatori al Salone del Mobile, una parte di questi, complice la predisposizione all’acquisto voluttuario che la condizione di viaggiatori sempre favorisce, potrebbero diventare acquirenti di prodotti di lusso.
Che il trend non cambi a breve, se lo aspetta L.V.M.H: i dirigenti del colosso parigino che ieri hanno commentato i dati del trimestre, hanno affermato in modo esplicito che la domanda cinese dovrebbe restare forte. Gli effetti sul conto economico saranno ancora più importanti, in quanto ci sarà, nei prossimi trimestri, un confronto più vantaggioso con il 2022.
L’inizio d’anno sfolgorante della società numero uno mondiale del lusso, è un’ottima indicazione per tutto il settore, in particolare per i soggetti più esposti alla Cina.
Tra le italiane quotate, Moncler è di certo la favorita, visto che il contributo più importante alla crescita dei ricavi stimata dagli analisti per l’anno in corso, arriverà proprio dagli acquisti dei cinesi. Intermonte stima per il primo trimestre dell’anno un incremento dei ricavi del 15% a 680 milioni di euro, un’espansione del giro d’affari che sarà solo marginalmente aiutata dalla Cina, il grosso dell’effetto positivo arriverà tutto insieme nel corso del 2023. Il mercato sta giocando d’anticipo ed oggi spinge il titolo sui massimi da dicembre 2021 a 65,2 euro, da inizio anno, il guadagno è del 32%.
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