TEMI CALDI

Inwit - Principali messaggi dalla call di Cellnex

Nel complesso, Cellnex, come Inwit, vede il consolidamento più come un'opportunità che un rischio

Cavi elettrici su traliccio in controluce: Cavi sospesi su un traliccio, inquadrati contro un cielo al tramonto, creando un effe

Fatto

Principali messaggi dalla call di Cellnex sui rischio di rinegoziazioni dei contratti e di consolidamento del mercato degli MNO e sull’opportunità di consolidamento tra le TowerCos:

•    Italia: l’accordo con Wind Tre è valido fino al 2030 senza possibilità di modifiche fino a quella data. Il contratto con Iliad è, invece,  suddiviso in tre parti: a) un MSA con Iliad come anchor tenant (contratto senza particolari criticità e coperto da clausola all-or-nothing). b) il contratto per la condivisione della rete con Wind Tre (JV Zefiro), considerato resiliente con adeguate protezioni contrattuali. c) un MSA come Iliad come secondo tenant, che in uno scenario estremo di dismissione di tutti i siti (ritenuto improbabile da Cellnex) avrebbe un impatto inferiore ai Eu20mn per Cellnex. Il CEO non vede rischi immediati di consolidamento negativi per il proprio business in Italia. 
•    UK: Esteso l’accordo con Vodafone, anche in vista della fusione con Hutchison. Vodafone prevede una riduzione di 10k siti, ma manterrà la rete su infrastruttura Cornerstone. Cellnex ha concesso flessibilità per ricollocare antenne tra siti diversi, garantendo stabilità ai contratti.
•    Francia: Il rischio di insolvenza di SFR è stato risolto dopo la recente ristrutturazione del debito di Altice, eliminando una potenziale minaccia per il mercato. Cellnex valuta la cessione dei datacenter, asset considerato non-core (nostra stima EV di c. Eu0.5bn). Il cash-in relativo alla dismissione di torri nel contesto dei "remedies" regolatori è stato di  oltre Eu300mn nel 2024, ma l’impatto sarà più ridotto nel 2025.
•    Spagna: Nessuna rinegoziazione nel contratto con MasOrange, che è stato esteso fino al 2048 con una finestra di rinnovo intermedia al 2038, ma senza possibilità di rinegoziazione dei corrispettivi (clausola all-or-nothing). Stanno valutando ulteriori razionalizzazioni siti e possibili dismissioni, focus su Orange e Telefónica come principali clienti e sulle opportunità di crescita. Avviata un’automazione dei Network Operation Center. Annunciato taglio del personale in Spagna tra il 20% e il 25%. 
•    Resto d’Europa, nessun rischio di consolidamento tra MNOs. Possibile dismissione delle attività in Svizzera (nostra stima EV di c. Eu2bn), nei Paesi Nordici (nostra stima EV: Eu1.4-1.5bn) e Paesi Bassi (nostra stima EV: c. Eu1.7-1.8bn). 
•    Improbabile un consolidamento tra le TowerCos nel corso del 2025: Cellnex ritiene che il settore delle torri in Europa sia ancora troppo frammentato, con margini di consolidamento significativi. Dimensioni maggiori garantirebbero più flessibilità operativa e una migliore allocazione delle risorse tra i diversi mercati. La società crede che nel 2025 non ci saranno grandi operazioni di fusione/acquisizione, a causa di un contesto di tassi di interesse ancora elevati, soprattutto negli Stati Uniti, che rende le transazioni più difficili. Invece di puntare su grandi acquisizioni, Cellnex sta lavorando su razionalizzazioni del portafoglio, valutando cessioni in alcuni mercati dove il ritorno sul capitale investito è inferiore alle attese. 

Effetto

Nel complesso, Cellnex, come INWIT, vede il consolidamento tra gli MNO più come un'opportunità che un rischio, grazie alla solidità dei contratti esis…

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