INTESA SANPAOLO - Confermiamo il target price di 2,60 euro dopo i conti trimestrali

FATTO
Intesa Sanpaolo ha chiuso il primo trimestre 2022 con un utile netto contabile di 1,024 miliardi di euro e ha effettuato rettifiche di valore sulle esposizioni verso Russia e Ucraina per circa 800 milioni.
L'utile netto, al netto delle rettifiche su Russia e Ucraina, è di 1,67 miliardi "pienamente in linea con l'obiettivo di oltre 5 miliardi per l'anno in corso".
A fine marzo il Cet1 a regime è al 13,6%, senza considerare i 110 punti base di beneficio derivante dall'assorbimento delle imposte differite attive entro il 2029 e l'impatto negativo di circa 100 punti base derivanti dal buyback.
Dal punto di vista operativo i proventi operativi netti si sono attestati a 5,4 miliardi in calo dell'1,4% su anno ma in crescita del 7,8% su base trimestrale. Cresce il margine di interesse (+0,1% su trimestre, +0,2% su anno), mentre le commissioni nette sono calate del 9,7% su trimestre e dell'1,2% su anno.
Guidance
Per il 2022 la banca rivede al ribasso l'obiettivo di utile netto atteso a "oltre 4 miliardi assumendo che non intervengano cambiamenti critici nell'offerta di materie prime/energia" contro gli oltre 5 miliardi indicati in precedenza. L'utile netto è atteso "ben superiore a 3 miliardi" nell'ipotesi molto conservativa di una copertura al 40% delle esposizioni su Russia e Ucraina, con il passaggio della maggior parte alla categoria Stage 3.
Confermati invece i target di utile netto al 2025 a 6,5 miliardi, di un Cet 1 oltre 12% e di un payout ratio del 70% dell'utile netto consolidato per ogni anno del piano. È prevista un'ulteriore distribuzione da valutare anno per anno dal 2023 e un buyback da 3,4 miliardi subordinato all'ok della Bce.
EFFETTO
L'utile netto è superiore ai 771 milioni attesi. Meglio del previsto il trend dei costi. Parametri patrimoniali solidi, anche al netto del dividendo distribuito. La revisione al ribasso delle stime sul 2022 era attesa.
Pubblichiamo una nota di commento ai risultati, che complessivamente sono stati superiori alle attese grazie ad una buona tenuta del margine di interesse e un contributo dal trading in linea con lo scorso anno, nonostante l’andamento negativo dei mercati. Bene il controllo costi mentre il costo del rischio è stato sostanzialmente in linea con le attese, negativamente impattato dall’evoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina.
A valle dei risultati abbiamo leggermente modificato le stime di quest’anno (+3%), per incorporare un contributo dal trading superiore, mentre confermiamo le stime per il periodo 2023-2025.
Da sottolineare il forte derisking implementato dal management che dovrebbe dare visibilità ad un costo del rischio strutturalmente più basso rispetto ai peers. Raccomandazione positiva reiterata.
La nostra raccomandazione rimane INTERESSANTE, target price 2,60 euro.
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