INTESA SANPAOLO +3% Autorizzato dalla BCE per intero il buyback da 3,4 miliardi deciso dall’assemblea

Notizia positiva
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FATTO
Intesa parte forte.

La BCE ha autorizzato Intesa ad eseguire il buyback per l’intero ammontare deliberato dall’assemblea lo scorso 29 aprile ovvero Eu 3.4 mld. 

Il cda di ISP ha deliberato, quindi, di dare esecuzione all’acquisto di azioni con un programma iniziale che prevede l’esborso di EU 1.7 mld e di rinviare ad un momento successivo (entro l’approvazione dei risultati al 31 dicembre 2022, le decisioni in merito all’esecuzione per il restante ammontare pari a 1.7 mld.

La prima tranche del buyback inizierà il 4 luglio 2022 e la società ritiene potrà essere concluso entro la fine di ottobre 2022.

Ricordiamo che l’assemblea ha autorizzato Intesa a procedere con il buyback fino alla data dello stacco del dividendo relativo al bilancio che si chiuderà al 31 dicembre 2022 (che dovrebbe essere maggio 2023). 

EFFETTO
Valutiamo la notizia molto positivamente, in quanto la BCE ha riconosciuto la solidità patrimoniale di Intesa autorizzando per intero il piano di buyback, nonostante lo scoppio della guerra e gli accantonamenti che si sono resi necessari per il mutato scenario in Russia/Ucraina. 

Riteniamo che la decisione del Cda di procedere con una prima tranche da 1.7 mld, dia massima flessibilità finanziaria al Cda in funzione di come evolverà la situazione in Russia con il target secondo noi di mantenere il dividendo per azione 2022 stabile/in crescita anno su anno.

Al momento, secondo le nostre stime di utile netto 2022 pari a 4 mld, Intesa è in grado di procedere per intero con il piano di buyback da 3.4 mld e di pagare un dividendo per azione pari a 16 cents (vs 15.1 cents del 2021) che vuol dire che nei prossimi 12 mesi la società distribuirà ai propri azionisti circa il 17% dell’attuale mkt cap.

La nostra raccomandazione rimane INTERESSANTE, target price 2,60 euro. 

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