INTESA - Focus sul processo di de-risking

Riteniamo che l’esposizione verso Russia e Ucraina, allo stato attuale del conflitto, non metta in discussione la politica di remunerazione
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FATTO
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, Intesa starebbe lavorando alla dismissione di crediti deteriorati per un GBV complessivo superiore a 9 mld con focus sia sulle sofferenze che sugli UtP.

L’articolo riporta che il massiccio processo di de-risking, sarebbe iniziato attraverso l’utilizzo della garanzia GACS su un portafoglio di sofferenze da circa 4.0 mld come già annunciato a fine anno.

EFFETTO
Tale processo è in linea con la strategia delineata nel piano industriale: la banca pianifica la riduzione dello stock di NPE da 15.2 mld (2021, al netto di 4.5 mld di crediti registrati nella attività in via di dismissione) a 9.3 mld a fine 2025.

Ricordiamo che a fine 2025 la società si attende un gross NPE ratio pari all’1.6% grazie alle cessioni in pipeline e all’origination conservativa portata a termine in questi anni (la nostra attesa è leggermente superiore ovvero pari al 2.1%).

Riteniamo che maggiori dettagli sullo stato del processo potrebbero essere forniti durante la conference call dei risultati (venerdì 6 maggio alle ore 15:00 CET).

La nostra raccomandazione rimane INTERESSANTE, target price 2,60 euro. 

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