Integrated System Credit Consulting Fintech - Dai mini NPL maxi ritorni

Il presidente Nunzio Chiolo ed il CFO Giorgio Beretta presentano la società, il suo modello di business e le prospettive di crescita

Integrated System Credit Consulting Fintech , specialista nel recupero crediti di piccola taglia, opera mettendo a frutto il patrimonio di dati e conoscenze ricevuto dalla controllante Conafi, negli scorsi decenni uno dei nomi di riferimento nell’erogazione di finanziamenti rimborsati dal prelievo in busta paga, cosiddetta cessione del quinto dello stipendio. La società nata alla fine del 2019 e sbarcata in borsa il 22 dicembre 2021, è oggi in grado di ottenere importanti risultati economici dalla gestione dei crediti deteriorati.

Il presidente Nunzio Chiolo ed il vice presidente e investor relator Giorgio Beretta hanno raccontato a Websim il ciclo di vita dei crediti in sofferenza, in inglese Non Performing Loans (NPL).

Tutto nasce dall’esistenza dei cattivi pagatori, soggetti che per varie ragioni, di numero pari alle cose che stanno tra cielo e terra, non onorano i propri impegni con il prestatore. Nella prima parte dello scorso decennio, per effetto della rovinosa crisi finanziaria innescata dal fallimento di Lehman Brothers, in Italia si è registrata una crescita spettacolare e preoccupante del fenomeno, tanto che nel 2015 si è arrivati a 362 miliardi di euro di NPL. A quel punto, anche per effetto dell’ordine perentorio arrivato dalla BCE, le banche hanno avviato la lavatrice per la ripulitura dei bilanci. Si è così arrivati, per effetto dell’espulsione di decine e decine di miliardi di euro di cattivo credito, ai 90 miliardi di euro del 2021. Ma la pandemia, con il gelo economico che l’ha accompagnata, dovrebbe provocare un’inversione del trend, Integrae si aspetta che l’anno prossimo si arrivi a 430 miliardi di NPL in Italia.

Le grandi pulizie degli anni scorsi hanno portato ad un boom del mercato della gestione degli NPL, torta gigantesca su cui si sono buttati in tanti, piccoli, grandi e grandissimi. “Solo nel nostro settore, ci sono circa 2500 players, ma quelli che acquistano crediti in proprio sono pochissimi, non più di cinque”, spiega Chiolo.

Avendo tra i propri assett la sterminata quantità di informazioni sui cattivi pagatori arrivata da Conafi, ISCC Fintech si sta ritagliando uno spazio importante in un’area che in pochi riescono a praticare, quella dei crediti al consumo di piccola taglia privi di garanzie (unsecured). A fine 2021, la società ha stretto un accordo vincolante per l’acquisto pro soluto di 483

milioni di euro di NPL composto da 54.117 posizioni. La montagna di pratiche di recupero, a volte arrivate a quello che per molti altri sarebbe l’ultimo livello di spremitura, diventa per ISCC Fintech la materia prima da lavorare, anche con gli strumenti dell’high tech. Il punto di partenza sono i dati, l’esperienza e le conoscenze del mondo dei cattivi pagatori di Conafi. “In trent’anni di attività la società ha erogato un totale di 2,5 miliardi di euro a 300.000 soggetti, tengo a precisare che in molti casi erano persone fisiche non bancabili, con basso merito creditizio, ma nonostante questo, alla fine, la perdita sul credito è stata dello 0,25”, dice Chiolo.

Il data base di nomi ed informazioni sui cattivi pagatori viene messo al lavoro e comincia a fornire elementi alla struttura della società torinese che si occupa del credito tramite phone e home collection per la parte stragiudizionale e tramite il pool di avvocati della consolidata Lawyers Sta per la parte giudiziale.

“Da maggio 2020 a dicembre 2021 la società ha gestito un portafoglio di proprietà di circa 126 milioni di Euro vantando, a dicembre 2021, accordi e incassi per 3 milioni di Euro.” spiega Beretta

 

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