ID-ENTITY - Contenuti senza limiti per il mondo, ma su base locale

ID-Entity vuole diventare una content factory globale, ossia un’agenzia che produce contenuti di qualità per aiutare le aziende a convertire in acquisti il traffico degli utenti Internet o che accedono ai loro negozi fisici.
L’azienda fondata nel 2010 ama definirsi una MarTech content factory, perché la produzione e gestione dei contenuti di marketing che effettua su ampia scala si avvantaggia di un processo industriale integrato e certificato ISO 9001 grazie a una tecnologia proprietaria unica. Attualmente conta 103 dipendenti divisi tra gli headquarter di Balerna, in Svizzera, e le sedi in Spagna e Romania.
Nell’estate del 2021 è arrivato il grande passo della quotazione in Borsa. "Dietro a questa decisione ci sono almeno due motivi", racconta il presidente e fondatore Christian Traviglia, "il primo: posizionamento del marchio, un aspetto importante soprattutto per un’azienda che opera a livello internazionale. Il secondo: accelerare la nostra crescita, in modo da raccogliere risorse utili ad acquisire alcuni nostri competitor e consolidarci sul nostro mercato di riferimento".
IDNTT ha chiuso il primo semestre del 2021 con un fatturato di 3,7 milioni di euro, in crescita del 55% sul risultato ottenuto nella prima parte del 2020. L’ebitda si è attestato a circa 1 milione, in corposo aumento rispetto al mezzo milione dello stesso periodo dell’anno precedente. Utile netto di 640mila euro (l’anno scorso era di 250mila).
L’aspetto distintivo di IDNTT è il modello produttivo. "Un modello unico di produzione che, grazie all’esperienza e alla tecnologia, abbiamo efficientato al massimo – e stiamo continuando in questa direzione – che genera economie di scala e di specializzazione a beneficio di minor tempi e costi di produzione", spiega Traviglia
L’azienda si muove su tre differenti segmenti di clientela. Il primo e più importante, da cui deriva oltre metà del fatturato, arriva da grandi aziende e multinazionali. Un secondo segmento è riconducibile alle piccole imprese - come negozi, bar e ristoranti - che nel 2020 pesavano per oltre un quinto dei ricavi complessivi. E, infine, c’è il settore della Pubblica amministrazione in crescita nel corso del 2021.
Per il futuro, il presidente e azionista di riferimento con poco meno del 65% delle quote, ha già in testa il percorso di IDNTT. "Vogliamo crescere a livello europeo, ma mantenendo sempre la capacità di creare contenuti a livello locale e nazionale. Questo, infatti, permette di sposare meglio gli usi e consuetudini dei vari Paesi. A parte poche eccezioni, infatti, più si riesce a parlare un linguaggio vicino alle realtà del posto, più si aumenta la sensazione di vicinanza e si riesce a convertire in vendite la visione del contenuto".
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