HERA - Novità dalla presentazione del Piano Industriale al 2026
FATTO
Nell’aggiornamento del piano industriale Hera ha indicato un target di EBITDA 2026 di 1.470 mln, corrispondente a un CAGR del +3,7% (+4,5% nel piano precedente) e un incremento di 246 mln vs. 2021 (+277 mln nel vecchio piano).
Di questo aumento, circa 100 mln o il 41% proverrà da M&A, mentre il restante 59% proverrà dalla crescita organica.
Il CapEx nel periodo di 5 anni è previsto a 4.1 mld (in aumento rispetto a 3.8 mld nel piano precedente e includendo un contributo di 130 mln dal NRRP), di cui circa 370 mln per lo "sviluppo esterno" attraverso M&A.
Il management prevede che il debito netto raggiunga 4.1 mld alla fine del 2026 (inclusi circa 150 mln di debiti derivanti da M&A) per un rapporto debito/EBITDA implicito di 2.8x (in linea con il piano precedente).
Dividend policy confermata ed estesa al 2026: 0.15 euro per azione.
EFFETTO
Dopo aver allineato le stime 2022 con i risultati preliminari del gruppo, alziamo le nostre stime di EBITDA 2023-2026 in media del 2,5% (maggiore contributo del business Ambiente anche grazie alle acquisizioni recentemente annunciate come la società di trattamento ACR), mentre riduciamo l'EPS del 5% mediamente per l'impatto dei maggiori accantonamenti e oneri finanziari derivanti dalla maggiore crescita del mercato dei default gas e dai maggiori volumi di stoccaggio gas (i.e. maggiore indebitamento netto).
L'impatto limitato del taglio dell'EPS medio (in parte non cash) è più che compensato dal rollover del nostro DCF e dai multipli di settore più elevati. Il nostro target price passa da 2.85 a 3.00 euro. Giudizio Neutrale confermato.
Giudizio NEUTRALE su Hera , prezzo obiettivo a 3,0 euro.
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