GENERALI - Si impone la lista del CdA uscente: Donnet confermato CEO, Sironi Presidente
FATTO
Forte affluenza all’Assemblea di Generali con la presenza del 71% del capitale ha consentito alla lista presentata dal CdA uscente di imporsi con il 55.9% dei voti sulla lista presentata da Caltagirone che ha raccolto il 41.73% dei voti mentre la lista di minoranza di Assogestioni ha raccolto il 1.9% dei voti, sotto la soglia prevista per poter eleggere un consigliere.
Il nuovo consiglio d 13 membri vede dunque 10 consiglieri eletti dalla lista di maggioranza con la conferma di Philippe Donnet nel ruolo di CEO del gruppo e Andrea Sironi quale nuovo Presidente del CdA. Gli altri consiglieri eletti dalla lista del CdA sono Clemente Rebecchini, Diva Moriani, Luisa Torchia, Alessia Falsarone, Lorenzo Pellicioli, Clara Furse, Umberto Malesci, Antonella Mei-Pochtler.
Mentre la lista alternativa presentata da VM2006 (Caltagirone) elegge tre consiglieri: Francesco Gaetano Caltagirone, Marina Brogi e Flavio Cattaneo.
Il nuovo CdA è composto da 9 consiglieri indipendenti ad eccezione di Philippe Donnet, Clemente Rebecchini, Lorenzo Pelliccioli e Francesco Gaetano Caltagirone. La lista del CdA uscente ha beneficiato del supporto degli azionisti istituzionali internazionali mentre la lista alternativa presentata da Caltagirone del supporto di molti azionisti italiani tra cui famiglie imprenditoriali incluso il supporto di Edizione Holding (Benetton).
Nel corso di questa settimana si terrà il primo incontro del nuovo CdA per deliberare sulle nomine degli organi consigliari.
Approvati piano di buyback da 500 mln, piani di remunerazione e di incentivo anche attraverso piani in azioni Generali.
EFFETTO
L’affermazione della lista del CdA uscente prevede la continuazione della strategia del management di Generali degli ultimi anni ed il perseguimento dei target indicati nel piano strategico presentato lo scorso dicembre 2021 ‘Lifetime Partner 24: Driving Growth’.
Dal punto di vista industriale i target ambiscono ad una crescita degli utili del +6/+8% CAGR nel triennio ed il mantenimento di una politica di dividendi generosa con un payout complessivo indicato a 5.2-5.6 mld mentre la strategia di crescita per linee esterne prevede investimenti intorno a 2.5/3 mld focalizzata su operazioni bolt-on di medie e piccole dimensioni mentre la lista Caltagirone puntava ad obiettivi più ambiziosi di crescita tramite M&A con investimenti fino a 7 mld.
Secondo la stampa il confronto tra azionisti si potrebbe ora spostare a livello di rinnovo del CdA di Mediobanca che vede Del Vecchio e Caltagirone tra gli azionisti rilevanti.
Riteniamo che il titolo scontasse ormai l’esito dell’Assemblea ed il recente calo è legato alla fine del periodo di crescita nell’azionariato pre Assemblea da parte di alcuni azionisti. Il titolo tratta a multipli che sono a leggero sconto rispetto ai peers europei, anche alla luce del pagamento del dividendo di 1.07 euro a fine maggio.
Nel breve non vediamo particolari catalyst per una sovraperformance ma il titolo potrebbe beneficiare dall’attivazione del piano di buyback da 500 mln.
I risultati del 1Q 2022 verranno annunciati il prossimo 18 maggio: in quell’occasione potrebbero emergere maggiori indicazioni sui possibili impatti per Generali legati alla situazione geopolitica e all’andamento dei mercati.
Su Generali raccomandazione NEUTRALE, con target price 19,20 euro.
Il prossimo 23 maggio il titolo stacca un dividendo per azione di 1,07 euro (yield 5,70%).
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