GENERALI - Risultati sopra le stime grazie al ramo Danni. Altri riscatti nel Vita

L'utile operativo è stato superiore alle stime, mentre l'utile netto normalizzato è aumentato del 10%. Nonostante i riscatti, le polizze di protezione e unit linked hanno registrato buoni risultati

Fatto

Generali ha riportato risultati migliori delle attese nel primo semestre del 2023 grazie al contributo del risultato da investimenti nel settore danni. A livello operativo, si è registrata una sorpresa positiva del 5%, mentre a livello di utile netto normalizzato si è registrata una sorpresa positiva del 10%, beneficiando anche dell'introduzione dei nuovi principi contabili IFRS 17.

Nel dettaglio, l'utile operativo di gruppo è stato di €3.721 milioni (€1.901 milioni nel secondo trimestre del 2023), superando la nostra stima di €3.551 milioni e il consenso di €3.462 milioni. Per quanto riguarda il settore vita, l'utile operativo è stato in linea con le aspettative, pari a €1.813 milioni rispetto ai €1.818 milioni del consenso, ma si è registrato un calo del 6% YoY nella nuova produzione CSM, che è stata di €1.541 milioni, e un calo del 9% YoY nel valore della produzione, che è stato di €1.425 milioni, con un margine del 5,81%. I flussi netti vita sono diminuiti di €877 milioni nel primo semestre del 2023 (rispetto a una raccolta positiva di €5,2 miliardi nel primo semestre del 2022), peggiorando le aspettative, soprattutto per i riscatti dalle polizze vita tradizionali (-€6,2 miliardi), anche se in parte compensati dalla raccolta nel segmento protezione (+€2,56 miliardi) e unit/index linked (€2,8 miliardi).

Per quanto riguarda il settore danni, l'utile operativo è stato di €1.853 milioni, superando la nostra stima di €1.572 milioni e il consenso di €1.533 milioni. Il Combined Ratio (non scontato) è stato del 95,2%, in linea con le aspettative del 95,3%, con una diminuzione del peso delle catastrofi naturali al 1,2% rispetto all'1,9% dell'anno scorso, migliore delle aspettative nonostante gli eventi in Emilia Romagna.

I profitti da investimenti hanno contribuito in modo eccellente, beneficiando di maggiori reinvestimenti, dividendi positivi da private equity, effetto inflazione in Argentina e assenza di svalutazioni, a differenza dell'anno scorso quando ci furono svalutazioni sui bond russi. L'utile operativo del settore Asset Management è stato di €498 milioni, superando le aspettative di €488 milioni, con un contributo positivo da BGN e un contributo minimo da performance fees nel corso del semestre.

L'utile netto normalizzato è stato indicato a €2.330 milioni, superando i €2.119 milioni (10% in più) e il consenso di €1.943 milioni (20% in più). Il rapporto Solvency 2 è stato del 228% rispetto al 229% (consenso 230%), con un'indicazione a fine luglio del 226%.

Sono state confermate tutte le linee guida del piano (nuovo investor day il 30 gennaio 2024) e c'è la possibilità di posizionarsi nella parte alta del range di piano per i dividendi nel triennio, che si prevede saranno tra €5,2 e €5,6 miliardi. In caso di assenza di ulteriori acquisizioni, sarà possibile procedere con un nuovo buyback da €500 milioni.

Effetto

I risultati complessivi sono migliori delle aspettative, nonostante il mercato abbia reagito negativamente alle informazioni sui riscatti dei prodotti…

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 Team Websim Corporate

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