GENERALI - Intervista a Del Vecchio: puntare alla crescita più che alla distribuzione dividendi

Eventuale debolezza è occasione di acquisto

FATTO
In un’intervista al Corriere della Sera, Leonardo Del Vecchio fa il punto sulle sfide future che attendono l’Italia e le sue maggiori aziende anche nel campo finanziario dove Del Vecchio è pesantemente investito con quote in Mediobanca, Generali e Unicredit.

Nella visione di Del Vecchio è prioritario sfruttare il momento positivo nei confronti dell’Italia anche a livello internazionale per accelerare la crescita.

Secondo l’imprenditore non è vero lo slogan ‘piccolo è bello’ che caratterizza molte società italiane e anzi è fondamentale la crescita dimensionale e lo sfruttamento delle potenzialità offerte dall’innovazione tecnologica.

Del Vecchio punta alla creazione di leader nazionali ed europei anche nel settore finanziario dove l’Italia appare più in ritardo anche a causa di politiche protezionistiche ed eccessivamente espansive sul lato monetario.

Per Del Vecchio la priorità è la crescita per essere competitivi a livello internazionale anche a discapito della distribuzione di dividendi se necessario.

EFFETTO
Del Vecchio conferma la sua intenzione di appoggiare strategie di crescita organica e per linee esterne più proattive. Questo rappresenta il principale motivo per la sua decisione di non votare a favore del recente business plan presentato dal management di Generali che si focalizza su elementi di continuità con una crescita dell’EPS attesa al 6/8% nel triennio e una base di investimenti per acquisizioni di 2.5/3 mld a fronte di una distribuzione di dividendi attesa nei tre anni di 5.2/5.6 mld.

Le prossime mosse degli azionisti del patto dovrebbero prevedere la presentazione di una lista di candidati alternativa per il CdA a quella che presenterà il CdA uscente ed un business plan che presumibilmente si focalizzerà su opportunità di crescita sia organica che esterna.  

Giudizio NEUTRALE su Generali con target price a 19,20 euro.

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