GENERALI - In attesa del piano industriale del 15 dicembre

Eventuale debolezza è occasione di acquisto

FATTO
Il prossimo 15 dicembre Generali presenterà il piano industriale, prima dell’apertura dei mercati.

Ieri il CdA di Generali ha approvato alcuni cambiamenti alle procedure di redazione della lista di candidati al prossimo CdA, che verrà presentata dal CdA uscente per rendere le procedure allineate alle richieste formulate da Consob lo scorso 2 dicembre. Entra nel comitato nomine e remunerazioni Roberto Perotti (indipendente) al posto di Clemente Rebecchini (Mediobanca). 

EFFETTO
Ci aspettiamo un focus sulla crescita sostenibile nelle principali aree di business che porti ad un aumento dell’EPS (utile per azione) e del risultato operativo, con una crescita quasi a doppia cifra dell’operativo nel segmento Asset Management e single digit per Vita e Danni dove prevediamo un peggioramento del combined ratio in area 91.5%/92%, ma compensato dal consolidamento di Cattolica nel perimetro. 

Ci aspettiamo un range di Solvency 2 atteso tra 200/220% ed una politica dividendi che preveda un payout ratio tra il 60% ed il 70% con una distribuzione aggregata di dividendi nel triennio di 3.85 euro per azione. 

Non escludiamo l’introduzione di un interim dividend e/o di piani di buyback qualora non si materializzassero significative operazioni di crescita esterna.

Per l’M&A ci aspettiamo nel triennio ulteriori investimenti fino a 4/5 mld con focus su Asset Management, Est Europa e Asia.

Oltre al piano di mercoledì prossimo, il focus rimane sulle mosse future degli azionisti riuniti nel patto di consultazione, che ieri hanno ulteriormente arrotondato la loro partecipazione al 15.4% e che potrebbero presentare una loro lista di candidati al CdA ed una strategia alternativa a inizio 2022. 

Giudizio NEUTRALE su Generali con target price a 19,20 euro.

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