GENERALI - Fondazione CRT nel patto / Speculazioni di stampa
FATTO
Generali è sotto i riflettori. Venerdì ha toccato in avvio di seduta quota 18 euro, prezzo che non vedeva dal marzo 2020.
Stamattina KBW ha ridotto la raccomandazione da Outperform a Market Perform, ma ha alzato il target price da 17 a 18,50 euro.
Come atteso, CR Torino apporta la partecipazione in Generali del 1.232% al patto sociale di consultazione tra i soci Caltagirone e Del Vecchio.
Il patto raggiunge il 12.334% del capitale di Generali e si contrappone alla partecipazione detenuta da Mediobanca del 12.9%.
Secondo quanto dichiarato dal Presidente, Fondazione CR Torino intende contribuire alla crescita e creazione di valore di Generali.
Da verificare cosa farà Edizione Holding (Benetton) della sua quota di quasi il 4%: una decisione potrebbe però arrivare solo a inizio 2022 dopo la definizione di Autostrade/CDP.
La Repubblica Affari&Finanza riporta la possibilità che possa essere confermato Donnet, ma con un cambio di presidente (Caltagirone?) e la nomina di un direttore generale espressione dei soci del patto e con parte delle deleghe oggi detenute dal CEO.
Rimane comunque la possibilità che vengano presentate due liste concorrenti all’Assemblea del prossimo aprile 2022. Il nodo principale rimane l’insoddisfazione degli azionisti del patto nei confronti della strategia di crescita tramite M&A di Generali che non viene giudicata adeguata: Caltagirone e Del Vecchio rimangono a favore di operazioni di crescita più ambiziose anche attraverso aumenti di capitale che sono invece sempre stati giudicati negativamente da Mediobanca che rischierebbe di diluirsi eccessivamente nel capitale.
Sul fronte Cattolica, venerdì IVASS ha rilasciato l’autorizzazione per procedere con l’offerta da parte di Generali su Cattolica. Atteso a breve il via libera del prospetto da parte di Consob ed il lancio del periodo di offerta con il prezzo del titolo Cattolica che rimane stabilmente sopra il valore di offerta di 6.75 euro per azione. Sono attese poi le autorizzazioni antitrust che però non dovrebbero rappresentare un rischio significativo: l’operazione dovrebbe dunque concludersi entro il mese di novembre.
Il prossimo 18 ottobre Generali staccherà un interim dividend di 0,46 euro per azione (2,6%).
EFFETTO
L’ingresso di CR Torino porta il peso del patto di consultazione a ridosso della quota di Mediobanca. Aumentano le chance che si vada in Assemblea ad aprile 2022 con due liste alternative con gli azionisti istituzionali che avrebbero un ruolo determinante per la conferma dell’attuale CEO o la nomina di un nuovo amministratore delegato. Non è escluso che Caltagirone e Fondazione CRT possano arrotondare la loro quota in Generali nelle prossime settimane.
Per quanto riguarda Cattolica, rimaniamo dell’idea che un ritocco al rialzo dell’offerta per venire incontro al mercato possa essere possibile, ma che un rialzo significativo sarebbe difficilmente giustificabile e metterebbe il CEO in una posizione difficile all’interno del CdA e nei confronti degli azionisti in un momento delicato per la sua riconferma.
Giudizio NEUTRALE su Generali con target price a 18,00 euro.
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