GENERALI +2% Piace il piano alternativo presentato da Caltagirone

L'appeal speculativo resta elevato

FATTO
Generali si rafforza in rialzo del 2% e si porta si massimi da tre anni. 

Il piano 'Awakening the lion' per Generali di Francesco Gaetano Caltagirone, alternativo a quello proposto a dicembre dall'attuale Ceo Philippe Donnet, punta a massimizzare la disponibilità liquida fino a 7 miliardi di euro da destinare ad acquisizioni, anche con un uso efficiente della leva finanziaria.

Il programma è stato illustrato a Milano da Claudio Costamagna e Luciano Cirinà, candidati da Caltagirone rispettivamente per i ruoli di presidente e AD nella lista con cui l'imprenditore romano punta a superare all'assemblea di fine aprile quella del Cda attuale appoggiata da Mediobanca e che ripropone Donnet come Ceo.

Il programma, che in caso di vittoria verrà trasformato "entro sei mesi in un piano industriale dal consiglio di amministrazione", promette un utile di circa 4,2 miliardi nel 2024, "con Eps Cagr 2021-24 stimato superiore al 14% attraverso interventi di carattere organico e non organico" (superiore all'11% quello organico).

Nel piano presentato da Donnet a dicembre erano previsti fino a 3 miliardi disponibili per acquisizioni e un cagr dell'Eps del 6-8%.

Tra gli altri obiettivi del piano Caltagirone c'è una generazione di cassa cumulata disponibile per circa 9,5-10,5 miliardi nel periodo 2022-2024 e circa 1,5–1,6 miliardi di investimenti in trasformazione digitale e tecnologica.

Il piano prevede anche tagli di costi annui fino a circa 0,6 miliardi, con un obiettivo cost/income del 55%.

'Awakening the lion' conferma poi i dividendi già previsti dalla compagnia nel piano Donnet per il triennio 2022-24, nonché il piano di buyback.

Tra le iniziative di governance, il programma di Caltagirone mira alla "tolleranza zero" sui conflitti di interesse e un ribilanciamento dei poteri dell'amministratore delegato.

Infine una responsabilità diretta dell'azionista proponente rispetto al successo della lista: "l'investimento economico dell'azionista è direttamente proporzionale ai propri diritti di voto", si legge nella nota.

Caltagirone, che è il primo nome della sua nella lista per il rinnovo del consiglio, ha investito quasi 3 miliardi in Generali e secondo le ultime comunicazioni ufficiali ha una quota dell'8% circa, anche se sui quotidiani viene accreditato con circa il 9%.

EFFETTO
Nel complesso, le indicazioni emerse dalla presentazione sono positive. Il presidente e amministratore delegato proposti hanno elevata credibilità. Tutti gli obiettivi del piano odierno si basano su informazioni interne e si impegnano a presentare un piano aziendale dettagliato e misurabile entro 6 mesi in caso di nomina. I candidati proposti hanno insistito sul fatto che gli obiettivi sono impegnativi e ambiziosi ma fattibili. La crescita dell'EPS prevista è più forte di quella pianificata dai concorrenti ed è legata al fatto che Generali ha ancora dei gap da colmare rispetto ai peer europei. In conclusione, riteniamo che il team e gli obiettivi rappresentino un obiettivo sfidante significativo per migliorare le prestazioni di Generali.

Alcuni punti che vogliamo focalizzare:

1) Opportunità di business: sfruttare le opportunità nelle PMI/Sanità (facendo leva su Europ Assistance)/Asset & Wealth Management. In AM hanno insistito sul fatto che la scala è cruciale e che l'obiettivo è raggiungere 1 trilione di euro di AuM al più presto e che sono necessarie acquisizioni di attori su scala più ampia rispetto alla strategia della boutique perseguita finora;

2) Efficienza dei costi,  uno degli obiettivi principali del piano: sono previste riduzioni dei costi lordi di 0,6 miliardi di euro su una base di costi di 8 miliardi di euro. L'obiettivo sembra ambizioso ma i relatori si concentrano sui costi di holding eccessivi e su alcune inefficienze operative;

3) Aumentare la spesa IT a 1,5/1,6 miliardi di euro: Cirinà ha dichiarato di avere competenze specifiche nella gestione di un turnaround IT che ha già fatto in alcune filiali di Generali come Austria e Repubblica Ceca. Generali è attualmente troppo dipendente da una fornitura esterna di servizi IT (Accenture) che limita la creazione da parte dell'azienda delle proprie competenze;

4) Governance: la proposta è di nominare un amministratore indipendente di primo piano / introdurre il coinvolgimento del comitato parti correlate sulle decisioni di investimento finanziario al di sopra di una certa soglia / ridistribuire alcuni poteri dell'Amministratore Delegato ad un Direttore Generale e istituire un Comitato Esecutivo;

5) Acquisizioni: niente ovviamente sul tavolo ora ma guarderanno e rivedranno ogni singola opportunità che crea valore. La potenza di fuoco di 7 mld proviene da 3 mld indicato da Generali, più ulteriori 1.5 mld derivanti dall'aumento della redditività e circa 2.5/3 mld dalla leva aggiuntiva poiché Generali potrebbe aumentare la leva dall'attuale 20% a circa il 25% in linea con peer come Allianz. L'obiettivo è mantenere una forte Solvency e il merito di credito del gruppo. In attesa di approfondimenti confermiamo la visione positiva. Target price sotto revisione perchè ormai raggiunto. Generali resta nel PORTAFOGLIO LONG PIAZZA AFFARI raccomandato da Websim. 

Su Generali raccomandazione INTERESSANTE con target price 19,20 euro. 

Il prossimo 23 maggio il titolo stacca un dividendo per azione di 1,07 euro (yield 5,70%). 

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