FOREX - Dollaro ai massimi da tre mesi grazie alla spinta della FED

Il Dollaro ha reagito con un rafforzamento generale nei confronti di tutte le principali valute mondiali

Cross Euro/Dollaro (1,054). Il Dollaro ha toccato in avvio di seduta i massimi degli ultimi tre mesi sulla scia dei toni poco concilianti di Jerome Powell. 

Da inizio 2023 il biglietto verde si è rivalutato dell'1,50%.

”Il picco dei tassi d'interesse sarà probabilmente più alto di quanto precedentemente previsto”, ha detto ieri pomeriggio il presidente della Federal Reserve, durante la sua presentazione del rapporto semestrale sulla politica monetaria davanti alla commissione Bancaria del Senato statunitense.

Questo genere di affermazioni sposta all’insù, intorno a 5,75%, il picco del tasso di interesse negli Stati Uniti, a inizio anno il mercato ragionava su un approdo intorno ai 5,25%.

Powell ha dichiarato che "per la stabilità dei prezzi, servirà mantenere una politica restrittiva per un po' di tempo". La Banca centrale "è pronta ad accelerare sul rialzo dei tassi d'interesse, se giustificato dai dati”, ribadendo che le decisioni saranno prese "riunione per riunione, in base ai dati e all'outlook".

Un processo di continui rialzi dei tassi è “appropriato" per riportare l'inflazione all'obiettivo del 2%, che rimane "molto lontano”. "Finora, a parte il settore immobiliare, non si vedono segni di deflazione nei servizi 'core'".

"Le prossime mosse della Fed dipenderanno esclusivamente dall’andamento dei dati macroeconomici - commenta Filippo Diodovich, senior global strategist di IG Markets - La pubblicazione del report sul mondo del lavoro e l’annuncio delle cifre sull’inflazione di febbraio sono diventati ancora più significativi, dopo i commenti di Powell. Questo perchè questi dati potrebbero dare le argomentazioni ai banchieri centrali più “hawkish” all’interno del Fomc per accelerare il processo di rialzo dei tassi ".

Le aspettative sulla futura evoluzione dei tassi depongono sempre più a favore dell'area dollaro.

La lunga serie di dati macroeconomici giunti di recente su inflazione (ai massimi dagli anni '90), costo del lavoro, occupazione statunitensi hanno mostrato che la FED ha tutti gli elementi necessari per accelerare la fine dei provvedimenti straordinari di carattere monetario messi in campo nel pieno della pandemia.

Nel frattempo, sul fronte opposto c'è attesa per un intervento del numero uno della BCE, Christine Lagarde, in agenda stamattina alle 11 a Ginevra.