Ferragamo - Inchiesta sul caporalato

Tredici società avrebbero utilizzato un opificio che sfrutta la manodopera

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Ferragamo sotto i riflettori.

Ieri la Procura di Milano ha inviato una  "richiesta di consegna atti" ai marchi Dolce&Gabbana, Prada, Versace, Gucci, Missoni, Ferragamo, Yves Saint Laurent, Givenchy, Pinko, Coccinelle, Adidas, Alexander McQueen Italia, Off-White Operating.

Queste società avrebbero utilizzato un opificio che sfrutta la manodopera.

Per appurare il loro "grado di coinvolgimento nell’utilizzo della manodopera sfruttata, e l’idoneità dei modelli organizzativi (previsti dalla legge 231/2001) a prevenire il caporalato", il pm Paolo Storari chiede alle aziende di esibire modelli organizzativi, audit, procedure di controllo sulla filiera.

Secondo il Corriere della Sera la magistratura vorrebbe che celermente i suddetti marchi correggano eventuali situazioni irregolari.

Nell’ultimo anno Armani, Dior, Valentino, Loro Piana, Bottega Veneta e Tod’s hanno avuto accertamenti per mancato controllo sul corretto operato della catena di fornitura.

 


 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim