EUROVITA - Riscatti bloccati fino a fine ottobre, attesi impatti limitati

Trovata soluzione di sistema con costi complessivamente contenuti per i soggetti coinvolti

Fatto

Il 30 giugno, è stata raggiunta un’intesa tra le cinque primarie compagnie assicurative italiane (Allianz Italia, Intesa Sanpaolo Vita, Generali Italia, Poste Vita e Unipol SAI), venticinque banche distributrici delle polizze Eurovita, ed alcuni dei principali istituti bancari italiani (Banco BPM, Banca Monte dei Paschi di Siena, BPER, Credit Agricole, Intesa Sanpaolo e Mediobanca), su un’operazione di sistema finalizzata alla tutela dei sottoscrittori delle polizze di Eurovita. L’IVASS e la Banca d’Italia hanno preso atto con favore dell’accordo.

Il salvataggio di Eurovita prevede i seguenti passaggi:

Il progetto prevede quale passaggio tecnico intermedio, l’iniziale trasferimento delle polizze ad una società assicurativa di nuova costituzione (NewCo), che sarà partecipata dalle cinque compagnie assicurative. Le banche distributrici e la NewCo provvederanno a comunicare ai singoli clienti in una fase successiva quale delle cinque compagnie assicurative acquisirà la loro polizza.

In questo contesto, l’IVASS ha prorogato fino al 31 ottobre 2023 la sospensione dei riscatti anticipati dei contratti di assicurazione e di capitalizzazione stipulati con Eurovita. A conclusione dell’operazione il portafoglio assicurativo di Eurovita sarà rilevato dai cinque gruppi assicurativi, che diventeranno pertanto le nuove compagnie di riferimento degli attuali clienti.

Rimane da definire la soluzione per i bond subordinati per €160mn emessi da Eurovita e sottoscritti da GIC (€110mn) ed i residui €50mn da alcune banche e istituzioni come Sara Assicurazioni , Banca Popolare Puglia e Basilicata, Raiffeisen.

Secondo Il Messaggero, le polizze di ramo I di Eurovita ammontano a €9bndi cui €5.8bn distribuiti da banche e €3bn da promotori finanziari. Il residuo sono polizze unit linked che non presentano problemi legati a riscatti anticipati.

La suddivisione delle polizze di ramo I per €5.8bn: €1bn Sparkasse, €800mn Fineco, €600mn da Iccrea, €500mn da Credem, €500mn da Popolare Puglia e Basilicata, €400mn da Credit Agricole / Creval.  I riscatti di queste polizze €5.8bn sono al 70% (€4bn) coperte dalle banche distributrici mentre 30% dalle compagnie assicurative.

Secondo il Messaggero Sparkasse, Puglia e Basilicata, CR Volterra, Banca di Credito Popolare ed altre banche minori potrebbe avere problemi a fare fronte ai riscatti per €680mn ed un pool di sei banche italiane avrebbero dato disponibilità secondo le seguenti indicazioni:  ISP €280mn, BPER €280mn, BAMI €270mn, BMPS €75mn, Credit Agricole €47mn, Mediobanca €28mn.

Effetto

Trovata soluzione di sistema con costi complessivamente contenuti per i soggetti coinvolti: per le 5 assicurazioni si tratta di un impegno di circa €1…

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