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ESI - Insieme a Innovatec per espandere il business

Websim intervista il management
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Esi accoglie fra suoi azionisti Innovatec, holding operativa nella filiera del settore della energia circolare e dell’efficienza energetica, che ha acquistato da Integra-Holding del gruppo Esi, il 29,58% del capitale. L’operazione, del valore di 6.500.000 euro, è avvenuta ad un prezzo di 3,145 euro per azione con un premio di acquisto.

Innovatec, che ha chiuso il 2021 con un giro d’affari da 144 milioni di euro, punta a crescere nel settore della energia solare fotovoltaica attraverso la costituzione di un’apposita filiera di business, e l’ingresso in Esi rappresenta un importante passaggio per raggiungere questo traguardo. 

Felice Egidi, presidente di Esi, spiega a Websim cosa si aspetta da questa operazione: "Innovatec è un player di dimensioni importanti e questa sinergia ci potrà sostenere nella realizzazione di progetti di più di larga scala, ci consentirà di ampliare il portafoglio ordini e di sviluppare nuove aree di business integrato alla nostra filiera, come ad esempio lo storage di energia. Innovatec potrà invece beneficiare della nostra esperienza come Epc contractor negli impianti di energia rinnovabile, ovvero la costruzione chiavi in mano, attività fortemente complementare al loro business". 

Esi, quotata a piazza affari dall’ottobre 2020, opera nel settore delle energie rinnovabili attraverso due divisioni. La prima, "Epc", è attiva soprattutto nel fotovoltaico, e realizza impianti energetici fornendo soluzioni chiavi in mano. La seconda, "System Integrator", cura la realizzazione di impianti destinati alle aree remote, soprattutto dell’Africa. La società ha operato in Congo, Mozambico, Burundi e altre remote località, realizzando impianti mini-grid e fotovoltaici commissionati da alcune fra le onlus più importanti.

"La differenza fra le due divisioni non è solo geografica" - specifica Egidi - "in Europa tutti gli impianti sono collegati alla rete e ne sono parte integrante, mentre in Africa questo non avviene per gli impianti che noi realizziamo in aree isolate e remote; pertanto, in queste aree adottiamo prevalentemente l’accumulo di energia, con le batterie come sistemi di stoccaggio per gestire l'energia prodotta dai nostri impianti nelle ore di mancanza di sole, che è il combustibile per questi impianti".

Esi ha chiuso il primo trimestre 2022 con un valore della produzione pari a 4,1 milioni di euro, risultato che ha quasi raggiunto i 5,46 milioni di euro del 2021, anno dove i problemi legati alla pandemia avevano avuto un impatto negativo. "Guardiamo alla fine di questo 2022 e al 2023 con estrema positività e convinzione di una crescita di Esi molto importante", afferma Egidi.

I dati dimostrano che le energie rinnovabili hanno ampie possibilità di sviluppo, e costituiscono un elemento fondamentale anche per affrancarci dalla dipendenza dal gas russo. "Le centrali nucleari non rappresentano al momento una valida alternativa nel breve temine, visto che la loro realizzazione richiede almeno 20-30 anni per essere portata a termine", afferma Egidi. 

Come tutte le aziende, anche Esi deve affrontare il problema delle strozzature nelle catene di approvvigionamento, ma per Egidi questo fattore non incide in maniera importante sull’attività: "Importiamo i pannelli fotovoltaici principalmente dalla Cina e abbiamo solidi accordi quadro con le principali aziende. Le forniture sono pertanto molto puntuali, e non ci hanno mai causato particolari problemi. Sul fronte degli inverter, altre componenti essenziali dei nostri impianti, ci rivolgiamo a fornitori globali, che possono attingere da fonti eterogenee. Per il 2022 e 2023 non vediamo quindi particolari criticità".

Lo stesso vale per l’altro grande problema attuale, ossia il rincaro delle materie prime legate ai minerali di difficile reperimento. I contratti stipulati da Esi, afferma il presidente, sono accordi quadro che prevedono clausole elastiche, e che permettono di modellare le condizioni in base all’andamento costi. In merito al conflitto in Ucraina, Esi, aggiunge Egidi, non ha esposizione in queste aree geografiche. 

I progetti di espansione di Esi si concentrano soprattutto in Italia ed in Africa: "Abbiamo lavorato in Spagna, dove abbiamo acquisito un importante know how su grandi impianti che stiamo replicando in Italia. Per ora pertanto ci concentriamo sull’Italia, dove la diffusione delle energie rinnovabili ha ancora enormi margini di crescita, e sull’Africa, dove abbiamo maturato un’elevata expertise nella realizzazione degli impianti in territori ancora in via di sviluppo e non collegati alla rete elettrica" conclude Egidi. 

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