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ENI +1,50% Il governo vuole attenuare l'impatto della tassa sugli extra profitti

Rimbalzano tutte le società energetiche coinvolte nel provvedimento

Fatto

Eni rimbalza dell'1,50%.

Il governo italiano intende attenuare di circa 400 milioni di euro l'impatto della tassa sugli extra profitti delle società energetiche che lo scorso anno hanno beneficiato dell'impennata dei prezzi del petrolio e del gas. Lo hanno detto a Reuters fonti a conoscenza della situazione.

Il governo prevede di applicare quest'anno un prelievo straordinario del 50% sulla quota del reddito complessivo del 2022 che eccede, per almeno il 10%, la media dei redditi complessivi conseguiti tra il 2018 e il 2021.

Lo scorso novembre Roma ha detto che prevedeva di raccogliere circa 2,565 miliardi di euro dalla tassa.

Tuttavia, questa settimana il governo ha approvato un decreto che, tra le altre misure, esclude parte delle riserve delle società dal reddito 2022 utilizzato per calcolare l'imposta dovuta, come risulta da una bozza vista da Reuters.

Secondo le fonti, il Tesoro stima che la misura abbia un costo di circa 400 milioni di euro, che viene coperto con i risparmi dei finanziamenti stanziati per aiutare famiglie e imprese a far fronte alle bollette energetiche nel primo trimestre di quest'anno.

I prezzi dell'energia sono scesi negli ultimi mesi, con il contratto di riferimento del gas al Ttf di Amsterdam TRNLTTFMc1 che si aggira intorno ai 42 euro per megawattora (MWh), in netto calo rispetto ai 73 euro dell'inizio del 2023.

Effetto

Una decisione in tal senso potrebbe beneficiare tutte le società coinvolte a suo tempo dal provvedimento. Consideriamo Eni sottovalutata. Confermia…

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