ENI +2% Accordo in Egitto per importare gas liquefatto. L'Analisi Tecnica di Websim

FATTO
Eni si muove in rialzo del 2% ed è tra le migliori blue chip in Europa.
Eni ed Egas hanno firmato un accordo per aumentare la produzione e la fornitura di gas naturale liquefatto egiziano, portandola a 3 miliardi di metri cubi nel 2022. Il Presidente di Egas, Magdy Galal, e il direttore generale Natural Resources di Eni, Guido Brusco, hanno firmato oggi al Cairo un accordo quadro che consentirà di massimizzare la produzione di gas e le esportazioni di Gnl. Questo accordo mira a promuovere l'esportazione di gas egiziano verso l'Europa, e in particolare verso l'Italia, nel contesto della transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, aggiunge il comunicato.
Le parti hanno convenuto di valorizzare le riserve di gas egiziane aumentando le attività gestite congiuntamente e identificando opportunità per massimizzare la produzione di gas a breve termine.
Questo accordo, insieme a quello firmato per il riavvio dell'impianto di liquefazione di Damietta lo scorso anno, fornirà carichi di Gnl per volumi complessivi fino a 3 BCM nel 2022 per il portafoglio Eni di gas naturale liquefatto diretto in Europa e in Italia, spiega la major petrolifera.
Da inizio anno Eni +16%.
Il consenso Bloomberg registra 19 Buy, 10 Hold, 0 Sell. Target medio 16 euro.
EFFETTO
Analisi Tecnica. Il rally partito con lo scoppio del conflitto in Ucraina si è infranto intorno ad area 15,0 euro, in corrispondenza dei top pre-pandemia. Da lì è partita la fase correttiva che consideriamo fisiologica e utile per scaricare gli eccessi di breve.
Operatività. La caduta in area 12,50 euro ha fatto scattare una strategia LONG sulla debolezza. Target di trading a 14,50 euro. La tendenza di fondo rimane forte, per cui si suggerisce di tenere alta l'allerta per rientrare in acquisto alla prima chiusura sopra 15,0 euro. Dettagli nella scheda tecnica.
Titolo presente nel PORTAFOGLIO LONG PIAZZA AFFARI raccomandato da Websim.