Campari - Risultati sopra le attese, titolo sottovalutato
I dazi di Trump (per le importazioni da Messico, Canada ed Europa verso gli Usa), secondo i calcoli dell’azienda, impatteranno per circa 90-100 milioni di euro, escluse eventuali azioni di mitigazione

Fatto
Campari ha chiuso il 2024 con un aumento organico delle vendite nette del +2,4% a 3,07 miliardi di euro, leggermente al di sopra delle stime del consensus a 3,02 miliardi di euro.
L'Ebitda rettificato è pari a 733 milioni di euro. L’Ebit rettificato chiude in calo del 2,5% a 605 milioni, pari al 19,7% dei ricavi.
L'utile netto rettificato è stato di 376 mln (-3,7% anno su anno), contro i 360 mln previsti. Fattori straordinari hanno portato l'utile netto rettificato a 202 mln, -39% anno su anno.
"Guardando al futuro, posso dire che, dopo un periodo di transizione nel 2025, rimaniamo molto fiduciosi nel continuo mantenimento di una sovraperformance nel lungo termine", ha detto Simon Hunt, nuovo Ceo di Campari, nel comunicato.
I dazi decisi dall’amministrazione Trump (per le importazioni da Messico, Canada ed Europa verso gli Usa), secondo i calcoli dell’azienda, impatteranno per circa 90-100 milioni di euro, escluse eventuali azioni di mitigazione.
Il programma di contenimento dei costi, come annunciato, è atteso portare un beneficio di circa 50 punti base sulle vendite nette del 2025, concentrato soprattutto nella seconda metà dell’anno. Di conseguenza anche la performance dell’Ebit rettificato dovrebbe dispiegarsi soprattutto nel secondo semestre.
L’incremento della marginalità dell’Ebit sarà supportata dalle iniziative aziendali chiave, che genereranno un beneficio complessivo di 200 punti base nei costi di struttura sulle vendite nette nei prossimi tre anni entro il 2027.
L’indebitamento finanziario netto a fine anno è di 2.377 milioni rispetto ai 1.854 milioni dell’anno precedente. Riflette principalmente l’impatto netto delle acquisizioni (577 milioni) e altri impatti parzialmente compensati dal trend positivo di free cash flow (173 milioni).
Confermata la cedola a 0,065 euro per azione.
Nel dettaglio, le vendite nelle Americhe (45% delle vendite totali del Gruppo) sono cresciute del +4% nel 2024, con il mercato principale degli Stati Uniti che è rimasto stabile con una continua sovraperformance di Espolòn (+12%) e di Aperol (+11%).
In Emea (48% delle vendite) le vendite nette sono cresciute del +3% nel 2024.
In Asia Pacifico (7% delle vendite) le vendite nette sono diminuite del 6% nel 2024.
Effetto
L'anno fiscale 2024 ha superato le stime, un risultato unico nel settore beverage, grazie a un forte quarto trimestre. I dati hanno mostrato la res…
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