Campari +2,5% Pernod Ricard delude, ma il peggio è alle spalle?
Il titolo francese del beverage ha già perso il -23% da inizio anno e il -62% dal picco record del 2023

Campari è tra le migliori blue chip di oggi, mentre a Parigi Pernod Ricard rimbalza per il secondo giorno consecutivi malgrado dati di bilancio in chiaroscuro. In sintesi:
1) Le vendite del primo trimestre fiscale 2025 (terzo del 2025) sono state inferiori alle stime, principalmente a causa di Stati Uniti e Cina.
2) Crescita prevista per il secondo semestre (gennaio-giugno 2026).
3) Trend positivi per i prodotti a base di agave e per i prodotti pronti all'uso.
I dettagli:
Pernod Ricard ha pubblicato i risultati del primo trimestre dell'anno fiscale 2026, mostrando un inizio d'anno lento, come previsto, principalmente a causa della debolezza in Cina e negli Stati Uniti. Le vendite hanno raggiunto 2,38 miliardi di euro, contro il consenso di 2,35 euro, con vendite organiche al -7,6% rispetto al -7,11% del consenso.
In evidenza
• Vendite nette organiche del primo trimestre: 2.384 milioni di euro, -7,6% organico, -14,3% riportato
• Impatto sui cambi: -143 milioni di euro (USD, INR, TRY)
• Impatto sul perimetro: -54 milioni di euro (principalmente cessioni di vini)
Previsioni fornite
• Si prevede un progressivo miglioramento delle tendenze per l'anno fiscale 2026 verso la seconda metà dell'anno (gennaio-giugno 2026).
• Focus sulla difesa del margine operativo attraverso un piano di efficienza dei costi da 1 miliardo di euro (dall'anno fiscale 2026 all'anno fiscale 2029).
• Rapporto A&P costante di circa il 16%, solida generazione di cassa e CapEx disciplinato (<900 milioni di euro).
• Si prevede che il tasso di cambio rimarrà significativamente negativo.
Commento – Read Across per Campari
I conti soft di Pernod Ricard rispecchiano i più ampi trend di riduzione delle scorte negli Stati Uniti e in Cina, confermando il difficile contesto macroeconomico per gli spirit premium all'inizio dell'anno fiscale 2026.
Tuttavia, il miglioramento del sell-out di Pernod negli Stati Uniti e la resilienza nei mercati secondari (Canada, Giappone, Turchia, Sudafrica) sono segnali incoraggianti che la domanda di base dei consumatori rimane intatta.
Per Campari, questo potrebbe implicare un assetto relativamente migliore, soprattutto se nello stesso periodo sarà in grado di registrare una crescita organica positiva.
• L'esposizione di Campari è meno concentrata in Cina e più orientata verso gli aperitivi e l'Europa, dove le condizioni sembrano stabilizzarsi.
• Pernod Ricard ha segnalato una solida performance nei prodotti a base di agave e nelle categorie Ready to Drinks (RTD), in cui Campari è fortemente esposta, soprattutto negli Stati Uniti.
• L'andamento positivo della ripresa del travel retail e la forte crescita della categoria RTD di Pernod sono di buon auspicio per la pipeline di innovazione di Campari e per i trend di consumo trainati dagli aperitivi.
• Nel complesso, sebbene negli Stati Uniti persistano difficoltà a breve termine, il read-across a medio termine rimane positivo, con Campari che probabilmente mostrerà una maggiore resilienza grazie al suo mix diversificato di marchi e aree geografiche.
I dati di Pernod Ricard sono deboli, sebbene riteniamo che lo scenario delineato sia già ampiamente scontato nelle valutazioni attuali dei due titoli. Entrambi sono in rosso da inizio anno (Campari -7%) e hanno perso oltre il 60% del loro valore dal picco record del 2023.